Non solo Cantone ed Expo: anche Milan e Inter superano Roma | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Non solo Cantone ed Expo: anche Milan e Inter superano Roma

Di nuovo eletta «capitale morale», Milano sorpassa Roma anche in Serie A. Nell’ultimo fine settimana la città del Duomo si è imposta nella sfida metropolitana con la città eterna recuperando il titolo sancito dal presidente dell’Autorità nazionale anti corruzione Raffaele Cantone, e piazzando i sorpassi provvisori dell’Inter sulla Roma e del Milan sulla Lazio. Un 2-0 per le milanesi che inverte il trend recente e ravviva l’infinito testa a testa intrecciato fra politica, cultura, società e calcio, che a breve metterà a confronto anche l’Expo appena concluso e il Giubileo al via a dicembre, adesso la priorità del nuovo commissario di Roma, Francesco Paolo Tronca, fino a pochi giorni fa prefetto di Milano. Non basterebbero dieci viaggi Termini-Centrale per concludere un dibattito su due città con pregi diversi e difetti comuni, incluso il malaffare emerso dalle inchieste sugli appalti per Expo e su Mafia Capitale. L’ultimo spunto è di Cantone, secondo cui «la capitale reale non sta dimostrando di avere gli anticorpi morali di cui ha bisogno». Se si parla di calcio, invece, nell’ultimo triennio Milano ha visto insidiata la sua storica superiorità. Dal 2012/2013 Roma e Lazio hanno conquistato più punti in campionato (217 e 186) rispetto a Milan e Inter (181 e 169) vincendo la maggior parte delle sfide contro le milanesi, a cui hanno lasciato solo 26 dei 72 punti a disposizione. Non a caso ora rossoneri e nerazzurri guardano le coppe solo in televisione (inclusa la finale di Champions a San Siro) e hanno l’obbligo categorico di tornare nell’Europa che conta di più per non vanificare gli ingenti investimenti estivi. L’ultimo fine settimana ha però incoronato Mancini e Mihajlovic, due che nella Capitale (in biancoceleste) hanno vinto eccome in passato. E la Lazio è stata stesa dai rossoneri Bertolacci, romano di Spinaceto ceduto in estate dalla Roma, e Mexes, forse lo straniero più romano mai visto a Trigoria. Garcia e Pioli hanno subito Champions ed Europa League per rialzarsi e arrivare al meglio al derby dell’Olimpico di domenica. Un’altra sentenza importante ma non definitiva. Come politica e società, il calcio è permeato da trasformismo e instabilità. Con una classifica così corta, da una domenica all’altra si entra ed esce dal gruppo in lotta per le piazze che contano. A dicembre si potranno fare conti più significativi: nel frattempo Milano deve pensare anche a non sperperare l’eredità di Expo, la Capitale superare la sua impasse e farsi trovare pronta per il Giubileo. Poi in primavera, quando il campionato sceglierà le migliori, le elezioni per Palazzo Marino e Campidoglio definiranno gli equilibri politici nazionali. La sfida continua.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login