Champions, è il giorno di Roma-Bayer. I tedeschi ci credono: "Vogliamo il secondo posto" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Champions, è il giorno di Roma-Bayer. I tedeschi ci credono: “Vogliamo il secondo posto”

Il Bayer Leverkusen ci crede e, forte del 4-4 in rimonta dell’andata si presenta a Roma con l’obiettivo di giocarsela a viso aperto. «Le nostre caratteristiche principali sono il gioco spettacolare, domani ci sarà questo sul campo, l’obiettivo minimo è arrivare secondi nel girone», assicura il tecnico Roger Schmidt in conferenza stampa in quell’Olimpico in cui ad agosto fu sconfitto dalla Lazio, nell’andata del preliminare di Champions. «Un pareggio andrebbe bene? Le nostre partite quando giochiamo fuori casa sono diverse – ammette l’allenatore delle ‘aspirinè, attualmente seconde nel girone, dietro al Barcellona – basta vedere a Barcellona o il match con la Lazio. Serve molta più attenzione in difesa, ma non giocheremo in maniera difensiva, non ci chiuderemo. E daremo il meglio per fronteggiare i loro pericoli». Si affiderà piuttosto al ‘Chicharitò Hernandez, autore di sei degli ultimi 15 gol dei tedeschi. Una sfida nella sfida con Dzeko che, invece, ha segnato soltanto contro la Juve, ad agosto. «Entrambi sono molto importanti, ho seguito sempre Dzeko anche prima dell’infortunio – spiega l’allenatore laureato in ingegneria meccanica – sicuramente migliorerà ora che si sta riprendendo». Nella settimana del derby della Capitale è inevitabile un paragone tra la Roma e la Lazio, eliminata dai tedeschi nel preliminare. «Il gioco della Lazio e della Roma sono completamente diversi – riconosce Schmidt – La Roma è più dinamica e spettacolare, ma anche la Lazio è una buona squadra. Sono curioso di sapere come andrà a finire il derby». È di casa l’ex giallorosso Rudi Voeller, attuale dirigente del Bayer. «È sempre bello essere qui – dice il ‘tedesco volantè – Per me sarà una partita particolare, la Roma può vincere lo scudetto. Glielo auguro». «Ma la mia squadra è il Bayer. E domani spero di poter pareggiare», dice sorridendo.

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