Storace: "Cartella pazza a una bambina", Zingaretti: "Se errore me ne scuso" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Storace: “Cartella pazza a una bambina”, Zingaretti: “Se errore me ne scuso”

– Una ‘cartella pazzà della sanità a una bambina di dieci anni. È quanto denuncia il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio Francesco Storace, che ora chiede le scuse dell’amministrazione regionale. «In questi giorni le case di molti cittadini sono invase dalla posta della Regione – scrive il capogruppo de La Destra – cartelle pazze, così le chiamano, arrivano a chi è sospettato di aver evaso il pagamento del ticket per le prestazioni sanitarie anche diversi anni addietro. Tutto giusto, per carità, se uno non paga gli arriva il conto, prima o poi. Solo che quando una cartella arriva a una bambina di 10 anni, facendola scoppiare in lacrime, allora si tratta non di una cartella pazza ma di una storia di odiosa burocrazia che mi auguro venga risolta almeno scusandosi da parte dell’amministrazione regionale. Ho presentato su questa incresciosa vicenda un’interrogazione alla quale mi auguro Zingaretti voglia rispondere con sollecitazione. Nella cartella regionale – racconta Storace – si fa riferimento a una presunta truffa, commessa 6 anni fa, quando la bambina aveva solo 4 anni, presso l’ospedale Bambin Gesù. L’accusa sarebbe di aver evaso il ticket, da 20 euro, che, però, il papà della bimba ha conservato. Cercare gli evasori è sacrosanto – sottolinea l’ex ministro – ma altrettanto sacrosanto è verificare prima di scrivere a una frugoletta che, se non paga, ‘la relativa documentazionè sarà trasmessa ‘alla Guardia di Finanza e/o alla Procura della Repubblica per le relative sanzioni previste dal codice penale: indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato e truffa aggravatà. Non si oltrepassi più la soglia del ridicolo e si sanzioni piuttosto chi ha indotto l’amministrazione in un errore così grossolano. Quella famiglia deve essere risarcita moralmente – conclude Storace – Zingaretti la vada a trovare e porga le sue scuse a nome di chi ha sbagliato».- «Se ci sono stati disguidi o se sono stati commessi errori chiedo personalmente scusa agli interessati e la Regione Lazio farà di tutto per rimediare a questa situazione». Così, a margine di una iniziativa a Roma, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in merito al caso della cartella sanitaria recapitata a una bambina di 10 anni. «Quella che stiamo conducendo – ha aggiunto – è un’operazione molto delicata che ha l’obiettivo di recuperare crediti e individuare evasori. Le risorse saranno reinvestite in servizi a favore dei cittadini. È un’operazione che si basa su dati raccolti e comunicati anni fa e fino ad ora non utilizzati, ma ovviamente se gli uffici hanno commesso errori – ha concluso – ripeto, è giusto scusarsi con chi e stato vittima del disguido»?.- «Apprezzo la rapidità con cui il governatore Zingaretti ha risposto alla denuncia del Giornale d’Italia di stamane. Ma le scuse di Zingaretti ai familiari e alla bambina devono essere accompagnate dalla punizione di chi ha sbagliato. Non è pensabile che la facciano sempre franca». Lo scrive in una nota pubblicata sul portale ilgiornaleditalia.org, Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra.

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