Il derby di Roma senza curve: "alto rischio" per la questura, Gabrielli: "Non sono sereno" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Il derby di Roma senza curve: “alto rischio” per la questura, Gabrielli: “Non sono sereno”

Il derby di domenica a Roma senza tifosi nelle curve per protesta è «ad alto rischio», anche per la possibilità che arrivino ultrà gemellati con quelli delle due squadre capitoline da Inghilterra, Spagna e Polonia. Il comunicato serale della questura dopo il tavolo tecnico sulle misure di sicurezza per il match conferma e dà corpo alle preoccupazioni del prefetto Franco Gabrielli. Non solo il timore di una saldatura dei supporter più caldi delle due squadre nella protesta contro la riduzione delle curve con le barriere mobili, ma anche un allarme per l’afflusso di hooligans dall’estero. «Da un monitoraggio in ambito internazionale – dice la questura -, si è appreso che potrebbero giungere esponenti di tifoserie provenienti da Inghilterra (West Ham), Spagna (Real Madrid) e Polonia (Wisla Cracovia)». Per questo le misure di sicurezza saranno eccezionali, con mille uomini delle forze dell’ordine in campo e una bonifica dell’area stadio, con sgombero dei veicoli in sosta e rimozione di cestini e cassonetti rifiuti già a partire da domani pomeriggio. Trentacinquemila gli spettatori previsti in totale e solo 300 biglietti venduti ad oggi per la Curva Nord, quella laziale. Quasi tutta l’attenzione sarà per la protesta degli ultrà delle due squadre, con possibili alleanze e scontri con le forze dell’ordine. «È ovvio che stiamo prendendo in considerazione che ciò possa avvenire – dice Gabrielli -. Da un lato la risposta sarà repressiva per tutti i comportamenti lesivi dell’ordine pubblico e della sicurezza. Tutto questo poi inevitabilmente andrà a restringere gli spazi di dialogo e confronto». Insomma linea dura sull’applicazione delle barriere mobili nelle curve per diminuire il numero di spettatori, lievitato dai 10 mila previsti a oltre 14 mila in ciascuna delle due. E dal prefetto ancora critiche ai club capitolini. «Questa questione delle barriere non è stata gestita sapientemente da parte delle società, soprattutto dalla Roma – dice Gabrielli -. Abbiamo comunicato queste direttive una settimana dopo la conclusione del campionato scorso – ha aggiunto il prefetto – Invece di entrare in una logica di un rapporto corretto con la propria tifoseria, hanno immaginato che quella fosse una comunicazione che potesse avere un diverso esito». Quanto ad una possibile modifica del provvedimento, «al prossimo campionato decideremo se ci saranno situazioni che possono in qualche modo far modificare la situazione», dice Gabrielli. «Auspico e mi auguro che si rimanga nei confini di una protesta civile», ancora il prefetto, ma «non sono sereno perchè purtroppo so che determinati soggetti hanno intenzioni di fare cose certamente non positive». E quindi misure rigide. Sarà monitorata anche con elicotteri un’area vasta attorno allo stadio, da Ponte Milvio al Ponte della Musica. Attive aree di filtraggio e prefiltraggio e una sorta di zona rossa attorno al Foro Italico. Ottocento gli steward dentro l’impianto. Cancelli aperti due ore prima del match, alle 13, e per intrattenere i tifosi la diretta sul maxischermo della gara decisiva del mondiale di motociclismo. «Facciamo del derby una bella giornata di riscatto per la nostra città – l’appello del governatore del Lazio Nicola Zingaretti -, all’insegna dello sport, dell’agonismo, senza tensioni e senza violenza». «Andate a vedere il derby. Le porte devono essere aperte, leviamo queste barriere, e applichiamo le regole – dice il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, romano e romanista -. Cacciamo via chi va allo stadio solo per fare casino dimostrando così di non amare lo sport e il calcio».

Trentacinquemila spettatori previsti in totale e solo 300 biglietti venduti al pomeriggio di oggi per la Curva Nord, quella laziale. Non è un derby di Roma memorabile per il pubblico quello che si annuncia per domenica alle 15, quando quasi tutta l’attenzione sarà per la protesta degli ultrà delle due squadre contro la riduzione delle curve imposta dal prefetto Franco Gabrielli. Il timore è un’alleanza dei settori caldi delle due tifoserie, con manifestazioni di protesta all’esterno dell’Olimpico che sfocino in scontri con le forze di polizia, schierate con mille uomini. «È ovvio che stiamo prendendo in considerazione che ciò possa avvenire – dice Gabrielli -. Da un lato la risposta sarà repressiva per tutti i comportamenti lesivi dell’ordine pubblico e della sicurezza. Tutto questo poi inevitabilmente andrà a restringere gli spazi di dialogo e confronto». Insomma linea dura sull’applicazione delle barriere mobili nelle curve per diminuire il numero di spettatori, lievitato dai 10 mila massimo previsti a oltre 14 mila in ciascuna delle due. E dal prefetto ancora critiche ai club capitolini. «Questa questione delle barriere non è stata gestita sapientemente da parte delle società, soprattutto dalla Roma – dice Gabrielli -. Abbiamo comunicato queste direttive una settimana dopo la conclusione del campionato scorso – ha aggiunto il prefetto – Invece di entrare in una logica di un rapporto corretto con la propria tifoseria, hanno immaginato che quella fosse una comunicazione che potesse avere un diverso esito». Quanto ad una possibile modifica del provvedimento, «al prossimo campionato decideremo se ci saranno situazioni che possono in qualche modo far modificare la situazione», dice Gabrielli. Gabrielli ha detto «auspico e mi auguro che si rimanga nei confini di una protesta civile», ma «non sono sereno perchè purtroppo so che determinati soggetti hanno intenzioni di fare cose certamente non positive». E la risposta sarà ferma. Le misure di sicurezza decise in un tavolo tecnico in questura saranno ferree sia dentro che fuori lo stadio. In particolare sarà monitorata una area vasta attorno allo stadio, da Ponte Milvio al Ponte della Musica. Come sempre saranno attive aree di filtraggio e prefiltraggio e una sorta di zona rossa attorno al Foro Italico. Ottocento gli steward dentro l’impianto, a fronte di un’affluenza che per la protesta sarà molto ridotta. Cancelli aperti due ore prima del match, alle 13, e per intrattenere i tifosi la diretta sul maxischermo della gara decisiva del mondiale di motociclismo con Valentino Rossi. «Facciamo del derby una bella giornata di riscatto per la nostra città – l’appello del governatore del Lazio Nicola Zingaretti -, all’insegna dello sport, dell’agonismo, senza tensioni e senza violenza». «Andate a vedere il derby. Le porte devono essere aperte, leviamo queste barriere, e applichiamo le regole – dice il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, romano e romanista -. Cacciamo via chi va allo stadio solo per fare casino dimostrando così di non amare lo sport e il calcio».

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