Rifugiati in un convento di Bracciano, tutti i dubbi del sindaco Giuliano Sala | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Rifugiati in un convento di Bracciano, tutti i dubbi del sindaco Giuliano Sala

– Il sindaco di Bracciano (Roma) Giuliano Sala in una nota inviata il 2 novembre al prefetto di Roma Franco Gabrielli ha espresso perplessità sui requisiti per l’accoglienza di circa 50 richiedenti asilo nel Convento dei Frati Cappuccini del paese. È quanto si legge in un comunicato. «Ciò dopo l’incontro del 28 ottobre scorso nel corso del quale è stata valutata l’opportunità dell’accoglienza, a seguito dell’aggiudicazione a ribasso (33 euro a fronte di 35 euro al giorno) da parte della Confraternita Provincia dei Cappuccini del bando della Prefettura di Roma per la gestione dell’accoglienza dei migranti – prosegue la nota -, aggiudicazione che dovrà essere perfezionata in una convenzione, in via di definizione, con la stessa Prefettura». Nella nota, in particolare, il sindaco Sala evidenzia che «l’iniziativa è una libera scelta di un privato che deve, comunque dimostrare di possedere i requisiti e le competenze professionali richieste per gli interventi di accoglienza, compresi gli obbligatori adempimenti di carattere socio-sanitario assistenziale». Nella nota inoltre il sindaco scrive che la «struttura non risulta essere fornita delle necessarie autorizzazioni amministrative previste per le strutture di accoglienza e soprattutto degli standard residenziali necessari per ospitare un numero così consistente di persone». Nella nota si ricorda inoltre che nel 1996 l’amministrazione guidata dallo stesso Sala si propose direttamente come comune accogliente dimostrando un grande senso di responsabilità organizzando l’ospitalità, «in un periodo di grande emergenza e molto delicato per l’Italia», di 120 cittadini di nazionalità albanese per sei mesi. «Il risultato – commenta Sala – fu eccellente sia in termini solidaristici che di accoglienza e di funzionamento della macchina operativa».

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