Lazio: interventi più tempestivi per la frattura al femore | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Lazio: interventi più tempestivi per la frattura al femore

Aumenta nel Lazio la percentuale di interventi per frattura del collo del femore effettuati entro due giorni: si passa dal 41 per cento del 2013 al 52,6 per cento del primo semestre 2015, con picchi positivi a Tor Vergata, a Rieti e a Ostia e ‘bandiera nerà per Civitavecchia e Bracciano. È quanto emerge dai risultati del I semestre del Prevale, Programma regionale di valutazione degli esiti sanitari, presentati stamattina in Regione Lazio. Nel 2014 la percentuale era al 48,7 per cento. Si osserva, comunque, una notevole eterogeneità con numerose strutture che hanno valori superiori al 60%, come raccomandato dallo stesso regolamento del Ministero della Salute. Per la maggior parte degli ospedali si osserva un aumento della proporzione di fratture di femore operate entro due giorni con aumenti più sensibili a Tor Vergata (dal 45% all’85%), alla Casa di Cura S.Anna (dal 40% all’80%), a Rieti (dal 25% al 70%) e al Grassi di Ostia (dal 25% al 60%). Aumentano in maniera sensibile anche il S.Andrea e il Casilino pur restando sotto il 60%. Sono numerosi gli ospedali che raggiungono o mantengono soglie ben superiori al 70%: oltre a Tor Vergata, il San Filippo Neri, il S.Eugenio, il Gemelli, il San Camillo, il Belcolle di Viterbo, il S. Maria Goretti e l’Istituto Chirurgico Ortopedico Traumatologico di Latina, la Nuova Itor, il S. Spirito e il Fatebenefratelli all’Isola Tiberina. Resta fermo al 40% il Policlinico Umberto I, peggiorano sensibilmente gli ospedali di Civitavecchia e Bracciano, mentre gli ospedali della Roma G e Frosinone continuano a mantenere livelli molto inferiori all’atteso. Come conseguenza, in termini di popolazione residente, si osserva sempre una certa disuguaglianza, con la maggior parte della popolazione del Lazio, incluse le province di Viterbo, Rieti e Latina, a livelli superiori agli standard raccomandati e popolazioni ubicate nelle Asl di Frosinone e RmG ancora fortemente svantaggiate, seppur con risultati in leggero miglioramento rispetto all’anno precedente.

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