Inchiesta Anas, in vista giudizio immediato per gli indagati | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Inchiesta Anas, in vista giudizio immediato per gli indagati

Richiesta di giudizio immediato in vista per gli indagati dell’inchiesta romana sul giro di tangenti all’Anas versate da imprenditori per l’aggiudicazione di appalti, per la definizione di contenziosi e lo sblocco di pagamenti. A rischiare il processo con la procedura che consente di evitare il giudizio del gup sono Antonella Accroglianò, responsabile del Coordinamento tecnico amministrativo, ritenuta il dominus del giro di tangenti, e quattro tra dirigenti e funzionari del gestore della rete stradale e autostradale italiana. Il ricorso al giudizio immediato da parte dei pm Francesca Loy e Sabina Calabretta scaturirebbe dal rafforzamento del quadro probatorio alla luce delle ammissioni da parte di numerosi indagati, a cominciare dalla Accroglianò la quale ha detto che «non c’era imprenditore che non pagasse». A rischiare il processo a breve sono anche i funzionari e dirigenti Anas Oreste De Grossi, Giovanni Parlato, Sergio Lagrotteria e Antonino Ferrante nonchè gli imprenditori coinvolti. L’inchiesta, tuttavia, non è da considerarsi chiusa: gli inquirenti vogliono accertare se dietro la Accroglianò ci fosse qualche esponente del livello superiore coinvolto nel giro di mazzette.

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