Sabella: "A Ostia per far rispettare la legalità" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Sabella: “A Ostia per far rispettare la legalità, l’ufficio condoni occulta gli abusi”

Irregolarità, violazioni palesi, criticità: l’ex assessore alla Legalità di Roma Alfonso Sabella ha raccontato di avere trovato tutto questo a Ostia parlando davanti alla Commissione parlamentare Antimafia. «Fin dall’ inizio del mio mandato – ha detto – ho preso atto di una sostanziale illegalità a OStia, nel rilascio delle concessioni balneari, oltre a mancati accertamenti». «La mia consapevolezza che ad Ostia vi fossero famiglie mafiose – ha aggiunto – risale al 1997 e l’ho subito rilevata con una palestra data alla famiglia Spada in un immobile di proprietà del Comune. A Ostia, insomma, vi era una quantità di omissioni e non veniva fatto nulla per far rispettare la legalità». Sabella ha riferito che le concessioni di stabilimenti balneari a Ostia sono 71, «le ho fatte verificare tutte e ho trovato tantissime irregolarità e violazioni palesi, che dovrebbero portare alla revoca o alla decadenza di concessioni. Ho fatto il gravissimo errore di rimandare tutto al primo ottobre, per non pregiudicare la stagione estiva. Poi i fatti di mafia capitale mi hanno impedito di portare a termine quel lavoro».A proposito di violazioni nelle concessioni agli stabilimenti balneari, Sabella ha parlato di «concessioni francobollo», ovvero il rilascio di autorizzazioni sulla spiaggia di 20 mq per vendere bevande che con il tempo sono diventati veri e propri stabilimenti. Altre concessioni sono state date, ha spiegato, «a seguito di errori materiali»: erano rimessaggi, poi diventati di proroga in proroga stabilimenti. Vi sono poi planimetrie sbagliate, anche a seguito di ripascimenti che hanno portato una maggiore quantità di sabbia e quindi di spiaggia:l’ex assessore alla legalità ha fatto riferimento ad un importante stabilimento balneare che paga solo 4300 euro di concessione su oltre 8 mila metri quadrati a disposizione.- Sul litorale di Ostia «sono stati consumati abusi edilizi che sono stati occultati, lo dico con cognizione di causa, presso l’ufficio condoni edilizi di Roma dove giacciono pratiche con domande di condono che dovrebbero essere rigettate visto che si tratta di abusi commessi su aree del Demanio vincolate». Così l’ex assessore alla Legalità Alfonso Sabella in audizione davanti alla Commissione parlamentare Antimafia. Si tratta di domande di condono che, per Sabella, «dovrebbero essere rigettate de plano, ciò non è avvenuto. Sono state messe nel calderone delle 200 mila pratiche di condono. Io ho chiesto di tirarle fuori e istruirle. Non so cosa sia avvenuto successivamente» a quando il magistrato ha lasciato l’incarico di assessore.

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