Piazza Navona, caos dopo il bando per la befana: "Tornano i Tredicine". Il codacons fa ricorso al Tar | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Piazza Navona, caos dopo il bando per la befana: “Tornano i Tredicine”. Il codacons fa ricorso al Tar

«Quest’anno la Befana a Piazza Navona porterà tanto carbone. E probabilmente neppure di buona qualità». Così in una nota congiunta i consiglieri del Municipio Roma I, Lorenzo Santonocito (Forza Italia), Luigi Servilio (PDL) e Luca Aubert (Noi con Salvini). «Ancora una volta l’inesperienza e l’inconsistenza della sinistra che governa il nostro Municipio, troppo attenta alla forma e poco alla sostanza, hanno portato un risultato di dubbio valore su Piazza Navona – continua la nota – I suggerimenti dell’opposizione non sono stati minimamente presi in considerazione e neppure il Consiglio del Municipio è stato coinvolto. L’intero bando è stato gestito unicamente dalla Giunta del Municipio e dalla sua Presidente. Si evidenzia come proprio i punteggi di qualità, tanto voluti da questa amministrazione, non siano stati assegnati dalla commissione e che quindi per la Festa della Befana non ci saranno né prodotti biologici né dolciumi tipici del Lazio. Nei prossimi giorni, documenti alla mano, verificheremo in Commissione Trasparenza perché il disciplinare della qualità non sia stato applicato e perché, nei fatti, quella che doveva diventare una festa speciale, vede invece il ripetersi di un film già visto».«Il tradizionale mercato della Befana di Piazza Navona finirà di nuovo nel caos. Il bando che ha assegnato le postazioni, infatti, dovrà essere annullato e ripetuto, perchè i criteri seguiti per l’individuazione dei vincitori sono errati e non garantiscono parità di trattamento tra gli operatori, come ha chiaramente dimostrato la graduatoria pubblicata venerdì scorso». Lo sostiene il Codacons in una nota annunciando il ricorso al Tar del Lazio contro il bando relativo al mercatino di Piazza Navona. «I criteri seguiti per la definizione della graduatoria sono semplicemente assurdi – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Il principio dell’anzianità della licenza dovrebbe premiare quei soggetti che hanno sviluppato una esperienza presso mercati ed eventi di tutta Italia, assegnando a costoro un numero maggiore di punti rispetto a chi ha lavorato solo a Piazza Navona. Criterio errato che ha avuto ripercussioni pesantissime anche sul fronte del punteggio relativo alla qualità: chi aveva qualità ma non anzianità, non ha presentato affatto domanda, non avendo alcuna speranza di vedersi aggiudicare una postazione». – «A piazza Navona, per la Befana, le bancarelle torneranno ai soliti noti.» afferma in una nota il portavoce dei Verdi di Roma Gianfranco Mascia. «La famiglia Tredicine, come accade da dieci anni, avrà il 50% dei posti a disposizione. Come Verdi – prosegue Mascia – pretendiamo di sapere come questo sia potuto accadere e non staremo a guardare. Siamo disposti anche ad occupare la piazza al grido di Occupy Befana, per dare la possibilità di installare le loro bancarelle, il 6 dicembre, alle imprese sane e rispettose della Direttiva CE/123/2006 attuata dal decreto legislativo 59/2010 che stabilisce i criteri di assegnazione in base a »considerazioni di salute pubblica, di obiettivi di politica sociale, della salute e della sicurezza dei lavoratori dipendenti ed autonomi, della protezione dell’ambiente, della salvaguardia del patrimonio culturale e di altri motivi imperativi d’interesse generale«. »Aspettiamo le mosse del Commissario Tronca che, alla luce degli ultimi avvenimenti, sta guadagnando a piena ragione il titolo di ‘Restauratore« dei poteri forti.’» conclude Mascia.

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