Ambiente, sit-in davanti alla Regione: "No inceneritori e biogas" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ambiente, sit-in davanti alla Regione: “No inceneritori e biogas”

– «No agli inceneritori», «no agli impianti di biogas» e «no a una nuova autostrada tra Roma e Latina». Sono questi i motivi che hanno portato alla manifestazione in corso oggi davanti la sede della Regione Lazio, organizzata dai consiglieri comunali di Pomezia e da alcune associazioni e comitati dell’agro pontino. Tra le sigle aderenti, ci sono: l’associazione Città giardino, il comitato no corridoio Roma Latina, il forum Salviamo il paesaggio, il comitato di quartiere Santa Palomba, il comitato di quartiere Monachelle alta, il comitato promotore Sughereto, il gruppo No cemento a Roma Est, il comitato di difesa del territorio e alcuni cittadini di Pomezia, Ardea e anche romani. Tra i principali promotori della manifestazione di oggi c’è il sindaco di Pomezia, Fabio Fucci, esponente del Movimento Cinque Stelle: «Vogliamo affermare il principio del territorio a sud di Roma perché venga protetto contro l’aggressione della Regione Lazio – commenta – Ci sono tante opere che andrebbero a incidere negativamente sulla popolazione e che siamo qua a contestare». I punti principali riguardano «l’autostrada, gli inceneritori di Albano e il biogas che vorrebbero costruire – aggiunge Fucci – e per questo siamo qui a chiedere un incontro al presidente Nicola Zingaretti per fare in modo che ascolti la voce dei cittadini e dei territori». Un rappresentante del comitato «Salviamo il paesaggio» parla di «aggressione al territorio sulle vertenze ambientali, sempre messe in secondo piano rispetto allo sviluppo». Tra i punti più contestati dai manifestanti c’è proprio quello della cementificazione del territorio, come evidenziano alcuni cartelli presenti in piazza, come uno che recita: «Chi cementifica il passato me è responsabile nel futuro». Altri cartelli sono dedicati al biogas e ai rifiuti: «L’agro romano non sarà la terra dei gas e della monnezza», si legge su un altro. A esprimere solidarietà ci sono anche comitati e cittadini romani. Matilde Fracassi, del coordinamento no cemento a Roma Est, è qui perché «i problemi sono simili dappertutto» e vuole far sentire la sua vicinanza a chi sta in piazza. Paola Bertoni, cittadina di Roma, chiede che «si faccia qualcosa a favore della civiltà», e sottolinea quanto sia importante stare vicino alle «persone che si interessano di problemi di trasporto e inquinamento». Tra le richieste avanzate dai consiglieri comunali di Pomezia del Movimento Cinque Stelle in piazza c’è quella di una «maggiore autonomia per i cittadini e la salvaguardia dei territori». Tra di loro c’è Giuseppe Raspa, che sintetizza le motivazioni della protesta: «I piani edificatori non sono adeguati e non offrono servizi alla cittadinanza, non si può investire fondi su nuove autostrade invece che per il trasporto su ferro e non si può pensare al biogas invece di provare a chiudere in maniera virtuosa il ciclo dei rifiuti». Proprio su questo ultimo punto si sofferma un altro consigliere comunale di Pomezia, Salvatore Pignalosa: «Uno dei punti di maggiore criticità del territorio a sud di Roma riguarda la concentrazione di discariche. Perché tutti questi impianti che non servono alla cittadinanza? Noi non vogliamo la biogas ma una differenziata porta a porta per migliorare il sistema di smaltimento dei rifiuti».

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