"Troppo rumore, voglio dormire". E uccide il vicino a coltellate | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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“Troppo rumore, voglio dormire”. E uccide il vicino a coltellate

Non sopportava più i rumori provenienti dall’appartamento accanto al suo. Urla, musica, risate. Allora ha pensato bene di bussare al vicino e subito ne è nata una discussione finita nel sangue: l’aggressore, un albanese, ha sferrato fendenti al torace al vicino, un commercialista, morto più tardi in ospedale. La tragedia in un appartamento al quarto piano di uno stabile a Velletri vicino a Roma dove il commercialista aveva il suo studio professionale. Il delitto si è consumato la scorsa notte. In casa il commercialista, un uomo di 32 anni, era con degli amici. Forse la voce troppo alta, qualche risata o la musica hanno infastidito l’albanese che di mestiere panettiere e dunque obbligato a svegliarsi presto. Così l’inquilino albanese attorno alla mezzanotte ha bussato e in maniera decisa ha chiesto silenzio. «Devo dormire, fate troppo rumore», ha detto l’uomo. Ne è nata una discussione, l’antica antipatia si è riaccesa e a quel punto il fornaio albanese ha tirato fuori il coltello, l’italiano ha tentato una fuga e si è rifugiato in ascensore ma lì è stato raggiunto e accoltellato. L’aggressore poi si è dato alla fuga uscendo dallo stabile. Gli amici del commercialista hanno subito dato l’allarme. Quando polizia e carabinieri sono arrivati hanno trovato il professionista riverso sul pavimento dell’ascensore in una pozza di sangue, già privo di sensi. Gli amici, due uomini di 35 e 26 anni, erano accanto a lui terrorizzati. Immediatamente soccorso da personale del 118 veniva trasportato al locale pronto soccorso dell’ ospedale civile di Velletri dove decedeva poco dopo. Ascoltati dei testimoni le forze dell’ordine si sono messi sulle tracce dell’aggressore che è stato trovato a circa 500 metri dallo stabile. In un tombino è stato anche ritrovata l’arma del delitto, un coltello da cucina con una lama della lunghezza di circa 20 centimetri. L’albanese, 42 anni, dopo un lungo interrogatorio confessa e viene arrestato. È accusato di omicidio volontario.

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