Comunali, Barca contro Rutelli: "Convention vecchia, ora servono scelte nette" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Comunali, Barca contro Rutelli: “Convention vecchia, ora servono scelte nette”

«A situazioni emergenziali devono corrispondere atti commissariali se sei una istituzione, atti radicali se sei un organizzazione sul territorio. Ripartire dal territorio in situazioni di questo tipo significa essere radicali, rischiare». Parole di Fabrizio Barca, considerato tra i papabili candidati a sindaco di Roma per il Pd, che oggi ha partecipato ad un incontro nel circolo dem di San Basilio. Un’occasione di confronto con i militanti ma anche di discussione sul futuro politico della Capitale. Con annessa critica alla recente convention di Francesco Rutelli: «Ritengo generosa l’iniziativa dell’ex sindaco di Roma – ha detto Barca – ma è vecchia, è vecchia nei modi, non c’era una faccia nuova…». L’incontro organizzato da Rutelli per parlare della ‘prossima Romà si è svolto lo scorso 28 novembre, alla presenza di rappresentanti politici e istituzionali: da Franco Gabrielli e Alfio Marchini. «Io penso che quella sia una parte della storia – ha spiegato Barca – ma lì non ho visto i volti delle organizzazioni sociali che producono la cura dell’infanzia, dei dirigenti scolastici che oggi presidiano l’abbandono scolastico, di imprenditori creativi. E non li ho visti non perchè non siano stati invitati ma perchè sono nascosti, è difficile farlo, mentre un indirizzario di cento personaggi che contano è più facile. Quella cosa è stata fatta con generosità e non è inutile. Per costruire un’agenda, e non una lista di persone, è necessario ritrovare un collegamento con quello che già avviene di positivo sotto la crosta di questa città». Questa sera, sul tavolo del circolo di San Basilio, tante questioni concrete: dalla difficile mobilità in periferia ai nodi del sociale. «Nella valutazione del nostro rapporto i circoli San Basilio, Tor Sapienza e La Rustica sono capaci – ha spiegato Barca che su commissione di Matteo Orfini fece nei mesi scorsi una mappatura dei circoli romani -. Quello di Tor sapienza è addirittura progettuale. A questa capacità di mobilitazione però corrisponde un pessimo risultato elettorale, simbolico della difficoltà del Pd nelle aree difficili. Le condizioni di contesto sono talmente difficili che non basta quello che avete fatto. Questa è la diagnosi. E la conseguenza è una vecchia condanna di chi lavora bene: che deve lavorare molto meglio. Voi siete di fronte ad una sfida». Su territori di ‘frontierà come San Basilio per Barca, «è mancato un referente e un’agenda cittadina, è evidente che questi territori non erano nell’agenda strategica della città. Anche perchè da un pò di tempo di agenda strategica della città non ce n’è nessuna. Ci sono state persone capaci, ci sono state nella giunta Marino persone coraggiose. Se fosse qui Marino stesso, gli riconoscerei cinque o sei atti non di incidentale, ma di intenzionale rottura con il passato criminale. Ma non c’era una strategia e non c’era una strategia perchè non c’era un partito. Roma non ha una strategia e non ce l’ha da molti anni, altrimenti non avrebbe vinto Alemanno».

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