Foro Romano senza barriere: arriva il percorso per tutti
– Mamme con le carrozzine, persone disabili, ragazzi distratti con il telefonino in mano, signore coi tacchi, i nuovi percorsi ‘Senza barrierè del Foro Romano non hanno più alcuna preclusione nel segno della comodità e della gradevolezza. Senza contare che il circuito si inoltra in zone fino a ieri chiuse ai visitatori, perchè accidentate o interessate da scavi, dall’Arco di Tito alla Curia, al momento 700 metri, cui in primavera se ne aggiungeranno altri cinquecento. «Sono percorsi alternativi alla Via Sacra – ha detto Tiziana Ceccarini della Direzione archeologica – che in alcuni tratti può risultare impegnativa e non alla portata di tutti». Una soluzione allo studio da cinque anni, che ha dovuto fare i conti con molte idee preconcette, aggiunge l’architetto Maria Grazia Filetici, prima fra tutte quella secondo cui «nelle aree archeologiche non si può». E invece, in diversi casi, è stato possibile mettere a punto attraversamenti accessibili a chiunque, capaci anche di offrire nuovi scorci inediti, di grande suggestione. Una sorta di ‘filo d’Ariannà, in cui le aree del sito attraversate si raccontano da sè, quindi di grande semplicità, «ma dietro c’è tanto lavoro». ‘Senza barrierè è dunque un progetto-prototipo, ha proseguito la Filetici, in realtà già esportato nell’area archeologica di Pompei, a Ostia Antica, alla Piramide Cestia, e che al Foro si svilupperà in futuro con sussidi multimediali. «Il senso dell’operazione – ha detto il soprintendente di Roma Francesco Prosperetti – è quello di garantire e trasmettere l’identità a un luogo che vede convivere compresenze di epoche diverse», una «costruzione artificiale», risultato di secoli di scavi e interventi, che oggi può essere fruita in maniera contemporanea. «Il Foro romano è un luogo complesso e ricco, da vivere anche con una semplice passeggiata – ha concluso – da affrontare senza troppe cautele, ammirando il panorama invece di guardare a dove mettere i piedi». Il nuovo tracciato (costato per questo primo tratto 800 mila euro) costeggia la via Sacra, non seguendo tuttavia la linea retta dell’antica strada, ma, grazie a deviazioni, permette di accedere a monumenti come la casa delle Vestali, il tempio di Romolo, il Lacus Iuturnae, la panoramica del tempio di Antonino e Faustina, fino alla grande piazza del Foro. Inoltre il percorso si ricongiunge ai tratti già realizzati in passato che conducono verso la basilica di Massenzio, e dalla basilica Emilia raggiungono la Curia. Sono state eseguite anche aree di sosta con ‘trappole di profumì e una segnaletica sperimentale di nuova concezione.
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