Migranti, sos chiusura Baobab: i volontari temono lo sgombero | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Migranti, sos chiusura Baobab: i volontari temono lo sgombero

Il centro di accoglienza migranti di Roma Baobab torna a far parlare di sè. Dopo il blitz condotto a fine novembre, nel pieno dell’allerta sicurezza, quando polizia e carabinieri perquisirono lo spazio e si portarono via una ventina di persone senza documenti, oggi i volontari lanciano l’allarme sgombero. «Non è vero – sostengono – che i nostri ospiti sono stati tutti ricollocati anzi c’è il concreto rischio che molti di loro restino per strada». Ma il commissario di Roma Francesco Paolo Tronca precisa: «Non verrà disposto alcuno sgombero dello stabile con richiesta di impiego della forza pubblica. A tutte le persone ospitate attualmente all’interno della struttura verrà offerta un’adeguata sistemazione alloggiativa». L’SOS dei volontari viene lanciato nel pomeriggio durante una conferenza stampa: «Il dipartimento alle politiche sociali del Comune ci ha avvertito che domani le forze dell’ordine verranno ad apporre i sigilli al centro Baobab che ospita tutt’ora 40 migranti – dice una volontaria -. Noi resteremo qui fino a quando ci sarà anche solo un migrante da accogliere. In sede abbiamo ancora tutte le donazioni che sono arrivate per i nostri ospiti, doni che in caso di sgombero verrebbero persi». «Il dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale, che sta conducendo da giorni le operazioni con la continua interlocuzione dei ‘volontari autogestitì del centro, ha già proposto alternative soluzioni di accoglienza e ricollocato un gran numero di ospiti – la replica del Campidoglio -. Relativamente a quei casi che, rifiutando le sistemazioni proposte, continuano a abitare nella struttura, si fa presente che comunque l’amministrazione dovrà procedere alla riconsegna dell’immobile alla proprietà, come stabilito dall’Autorità Giudiziaria. Nei confronti di tali persone, il commissario Tronca intende portare avanti l’opera di ascolto e dialogo affinchè ad ogni ospite sia offerta l’opportunità di una dignitosa soluzione alloggiativa». Ad intervenire sul caso è anche l’UNHCR: «In merito all’annunciato sgombro del centro Baobab a Roma, dove da maggio hanno trovato accoglienza migliaia di persone in fuga da guerre e persecuzioni, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati intende sottolineare l’alto valore dell’operato dei volontari. In un contesto come quello della città di Roma dove migliaia di rifugiati, compresi nuclei familiari con bambini, vivono da anni in situazioni di grave indigenza e marginalità, l’UNHCR auspica che venga trovata una soluzione adeguata per le persone attualmente ospiti del centro Baobab». E torna a farsi sentire anche Sel, per voce dei suoi rappresentanti sul territorio, Gianluca Peciola e Marta Bonafoni. «Questa esperienza sembra dover giungere al termine, apprendiamo, per ragioni di ordine pubblico e per l’allarme terrorismo – ha spiegato Peciola -. Faccio appello al Prefetto Gabrielli e al Commissario Tronca affinchè sia scongiurata la chiusura».

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