Mafia capitale, la commissione a Ostia. Bindi: "Al prefetto Vulpiani poteri straordinari" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, la commissione a Ostia. Bindi: “Al prefetto Vulpiani poteri straordinari”

– La situazione a Ostia è grave e inquietante e bene ha fatto il Governo a sciogliere il X Municipio, a fine agosto scorso. Questo il quadro che si è palesato oggi alla delegazione della Commissione parlamentare Antimafia, guidata dalla presidente Rosy Bindi, che ha incontrato la Commissione straordinaria, guidata dal prefetto Domenico Vulpiani, che sta amministrando il municipio. «Abbiamo assicurato il nostro appoggio alla Commissione prefettizia, anche dotandola di poteri straordinari, che significa anche poter disporre delle competenze più adatte», ha detto la presidente Rosy Bindi. «Abbiamo chiesto molti documenti alla Commissione, l’abbiamo incalzata, vogliamo monitorarne il lavoro, intendiamo fare la nostra parte, sono emersi aspetti di cui non eravamo a conoscenza. Il Governo, il Comune e il Viminale diano tutto l’appoggio necessario per risolvere i problemi di Ostia», ha aggiunto Bindi, la quale ha chiesto ai commissari «di avere coraggio: è necessario approfittare di questo momento per creare vera discontinuità, per segnare una rottura rispetto al passato. La decisione del Governo di sciogliere il Municipio è stata giusta, oggi ne siamo più che convinti. Ci siamo posti semmai l’interrogativo di come mai una Commissione d’accesso ad Ostia non sia stata fatta prima», ha concluso Bindi, la quale ha sollecitato la «Commissione Vulpiani» a indagare innanzitutto sulle concessioni balneari, partendo dal lavoro messo a punto dalla Commissione presieduta dalla Magno. Di un «quadro inquietante e preoccupante, nonostante il lavoro straordinario della magistratura e una avvenuta consapevolezza da parte delle forze politiche» ha parlato anche la deputata di Sinistra Italiana Celeste Costantino, intervenuta in conferenza stampa. Mentre il capogruppo del Pd in Commissione Antimafia, Franco Mirabelli, ha sottolineato come «ad Ostia siamo in presenza di una situazione di illegalità diffusa e di insediamento di organizzazioni criminali che vengono da lontano, ben prima di mafia-capitale. Siamo di fronte alla presenza diffusa di fenomeni di speculazione, abusivismo, concessioni date con ingiustificati affidamenti diretti, minacce, intimidazioni». Ma i Cinque Stelle facenti parte della delegazione, Riccardo Nuti e Luigi Gaetti, che è anche vicepresidente della Commissione Antimafia, hanno sottolineato come «lo scioglimento e il commissariamento non bastino per liberare Ostia dalla mafia: serve personale competente e soprattutto serve che i partiti politici responsabili in questi anni, in primis il Pd, siano lontani da Ostia e da Roma». Bindi, dal canto suo, ha garantito non solo che l’Antimafia proseguirà la fotografia delle candidature, come già fatto in passato, anche per le prossime elezioni comunali e municipali, ma anche ci sarà uno specifico lavoro anche ad Ostia sulle associazioni antimafia, «alcune delle quali creano confusione e a volte sono schierate con la mafia che, in alcuni casi, diventa loro finanziatrice». Il senatore Stefano Esposito (Pd), infine, ha ricordato come lo scioglimento del municipio sia avvenuto proprio in seguito alla presenza di clan come i Fasciani, gli Spada i Triassi. «Dove c’è la mafia c’è il raccordo con la politica e il consenso sociale», ha concluso Bindi.

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