Trasporti, sciopero manutenzione metro: scontro con il garante. Gabrielli pronto a precettare | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Trasporti, sciopero manutenzione metro: scontro con il garante. Gabrielli pronto a precettare

Alto il rischio disagi per l'astensione dal lavoro proclamata dai dipendenti: sette giorni di serrata che rischiano di creare disagi. L'Atac promette di sopperire con i suoi mezzi

Sos licenziamenti per i lavoratori del settore manutenzione delle linee della metropolitana di Rp,a: per questo hanno proclamato sette giorni di sciopero dal 9 al 16 dicembre che potrebbe mettere, in caso di guasti, a rischio il servizio della metropolitana nella Capitale, in pieno Giubileo. A dare notizia dello sciopero è la Fiom Cgil. «Ad astenersi dal lavoro – spiega il sindacato – sono dipendenti della Caf che operano presso i due depositi dell’Atac a Magliana ed Osteria del Curato. La Caf Italia è un’azienda che occupa oltre cinquanta lavoratori a Roma: sono tecnici specializzati che si occupano della manutenzione e della riparazione dei treni che viaggiano lungo le linee della metropolitana di Roma e Lido, con competenze ed esperienza particolari e qualificate. Dopo che l’Atac ha deciso di riportare al proprio interno le attività di manutenzione finora svolte dai lavoratori Caf, la società ha aperto una procedura di licenziamento collettivo, rifiutandosi persino di discutere la possibilità di ricorrere agli esodi volontari e alla ricollocazione in altri cantieri operanti sul territorio nazionale». Da qui la proclamazione dello sciopero, decisa dai lavoratori in assemblea. «Una decisione drammatica – osserva il sindacato – e che metterà a rischio la tenuta della metropolitana di Roma, dal momento che le attività di riparazione e manutenzione saranno sospese, proprio in un momento particolarmente delicato stante l’apertura del Giubileo». Lo sciopero indetto dalla Fiom riguardante il personale Caf addetto alla manutenzione della metro di Roma è «illegittimo e va revocato pena la valutazione delle sanzioni». Lo scrive in una nota l’Autorità di Garanzia per gli scioperi. L’agitazione è stata indetta dal 9 al 16 dicembre, ovvero nel periodo del Giubileo.«Lo sciopero annunciato dalla Fiom per i lavoratori Caf, che rischia ora di compromettere la viabilità della metropolitana di Roma nei primi giorni di apertura del Giubileo, è un’altra macchia indelebile sull’immagine della Capitale per cui i romani devono ringraziare, si fa per dire, il Pd e l’ex giunta Veltroni, responsabile di aver instaurato anni fa un accordo con la Caf, azienda spagnola, del tutto controproducente per il bilancio e l’amministrazione del Comune di Roma». Lo dichiara il M5S di Roma. «Oltre alla vendita di circa 60 treni per le metro A e B, alla Caf – si legge – fu infatti ceduta anche la manutenzione al carissimo prezzo di 1 euro a chilometro. Considerato che ogni treno ne ha compiuti sinora più di un milione è facile immaginare il peso che tale spesa abbia avuto sulle finanze di Roma Capitale. Ebbene, per quanto ci riguarda la re-internalizzazione da parte di Atac è un atto dovuto: Roma non può continuare a perdere milioni di euro quando dispone già di funzionari interni alla municipalizzata in grado si sopperire alla manutenzione dei mezzi. L’obiettivo deve essere quello di rendere efficienti e produttivi i nostri servizi interni, non aprire la strada a para-privatizzazioni che dopo anni producono nuovi buchi di bilancio in Comune. Pertanto, che un sindacato proclami uno sciopero nel pieno del Giubileo, tirando per la giacca un’intera città e ricattando in questo modo Roma e i suoi abitanti non lo riteniamo un atto condivisibile. Ovviamente – conclude il gruppo capitolino – ci auguriamo che il caso non diventi un pretesto per alcuni pseudo-sceriffi di professione consueti, in tempi recenti, ad aprire indiscriminatamente il fuoco sui diritti del pubblico impiego, cosa ben distante e lontana dal tema in questione». Atac «adotterà tutte le iniziative utili a limitare i disagi che potrebbero derivare dall’agitazione indetta dai lavoratori Caf Italia a partire da oggi e per sette giorni», lavoratori che si occupano della manutenzione delle metropolitane di Roma. L’Atac sottolinea che «il percorso di internalizzazione, deciso in applicazione del piano industriale, oltre a generare a regime risparmi per circa 5 milioni di euro annui, consente all’azienda di provvedere alla necessità manutentive in proprio e in un percorso di valorizzazione delle maestranze interne, con conseguenti notevoli benefici per il servizio e di conseguenza per la città». L’azienda ricorda inoltre che «Caf deve garantire il livello di servizio previsto dal contratto con Atac, fino all’avvicendamento, visto che alcune attività finora gestite da Caf sono state messe a gara e aggiudicate da altri soggetti». Atac, precisa l’azienda, «adotterà le misure necessarie per garantirsi in ogni modo è in tutte le sedi» e «non accetterà alcun tipo di forzatura dalla controparte da cui si attende massima collaborazione e impegno a garantire il necessario livello di servizio a cominciare dalla messa in esercizio dei nuovi quattro treni Caf destinati alla metro B». – L’Autorità di garanzia per gli scioperi, «con riferimento alla proclamazione da parte di Fiom Cgil Col, di uno sciopero dal 9 al 16 dicembre 2015, riguardante il personale dipendente dell’Azienda Caf Italia, operante presso Atac, ha scritto all’organizzazione sindacale, per chiedere l’immediata revoca dello sciopero». «Allo stato, infatti, – spiega l’Autorità – dal documento di proclamazione, emergono diffuse violazioni della legge: mancato rispetto della franchigia giubilare; mancato esperimento delle procedure di raffreddamento e conciliazione; mancato rispetto del termine di preavviso; eccessiva durata della prima azione di sciopero; mancata predeterminazione delle modalità di sciopero; mancata garanzia delle prestazioni indispensabili; mancato rispetto dell’intervallo minimo tra scioperi nello stesso bacino, con riguardo allo sciopero effettuato lo scorso 4 dicembre dai dipendenti Atac aderenti al Sindacato Cambia-menti. Resta fermo – conclude – che l’Autorità si riserva l’apertura di un procedimento per valutare l’applicabilità delle sanzioni previste dalla legge».- «È illegittimo. Se domani non si darà corso positivo (alla richiesta di revoca del Garante per gli scioperi, ndr) precetteremo». Così il prefetto di Roma Franco Gabrielli in merito allo sciopero indetto dalla Fiom riguardante il personale Caf addetto alla manutenzione della metro della Capitale. «Per ora non revochiamo lo sciopero. Lo faremo appena verrà aperto il tavolo di confronto con il Comune di Roma, Atac e l’azienda Caf sul futuro dei lavoratori». Lo dice Susanna Felicetti segretario generale territoriale della Fiom.(

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