Opera Roma, nel cuore della musica sacra per il Giubileo | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Opera Roma, nel cuore della musica sacra per il Giubileo

Dal canto gregoriano a Pierluigi da Palestrina, da Domenico Scarlatti fino a Benjamin Britten, Olivier Messiaen e Wolfgang Rihm: è un viaggio di sublime bellezza quello proposto dal Coro e dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, dal Coro della Cappella Musicale Pontificia Sistina e dal Pontificio Istituto di Musica Sacra nel ciclo di concerti organizzati in occasione del Giubileo. Per la prima volta le tre grandi istituzioni musicali si uniscono in una iniziativa dall’alto valore culturale, di cui un primo assaggio si è avuto lo scorso 8 dicembre nella Basilica di Sant’Agostino, con il debutto per celebrare l’apertura dell’Anno Santo. Ora il cartellone proseguirà con altri quattro concerti tutti a ingresso gratuito, a delineare un percorso dedicato alla musica sacra colto e raffinato, tutto volto a esaltare la passione religiosa e l’afflato cristiano attraverso la voce umana come strumento perfetto di preghiera. Prossimo appuntamento il 30 dicembre nella Pontificia Parrocchia di Sant’Anna in Vaticano (con ingresso da Porta Sant’Anna), per poi proseguire il 23 gennaio, il 20 febbraio e il 7 maggio di nuovo nella Basilica di Sant’Agostino. In questo itinerario che dalle fonti della musica sacra arriva fino alle suggestioni contemporanee l’obiettivo è aprire le porte della spiritualità attraverso il linguaggio musicale che per sua natura è universale e in grado di abbattere ogni barriera. «In questo meraviglioso anno la luce dovrà prevalere sulle tenebre: con la musica si vince l’altra forma di buio che è il silenzio», ha detto questa mattina in Campidoglio Francesco Paolo Tronca, commissario straordinario di Roma Capitale, sottolineando l’orgoglio di supportare un’iniziativa «elegante e di grande livello culturale, che unisce ricchezza e soavità». Il commissario ha inoltre annunciato che il prossimo 5 maggio, alla presenza di papa Francesco, il Coro e l’Orchestra del Teatro dell’Opera e la Cappella Musicale Pontificia Sistina si esibiranno insieme nella Basilica di San Pietro durante la veglia di preghiera dedicata al tema «Prosciugare le lacrime». «Dobbiamo sforzarci che ci siano sempre più progetti condivisi tra istituzioni diverse», ha affermato il sovrintendente Carlo Fuortes, «in fondo collaboriamo allo stesso fine, che è culturale, spirituale e religioso». Se per Roberto Gabbiani, direttore del Coro del Teatro dell’Opera di Roma, questi concerti «permettono di partecipare insieme alla realtà spirituale di tutti i pellegrini, oltre a proporre un programma che non sempre è facile ascoltare nelle grandi istituzioni», per monsignor Massimo Palombella, direttore della Cappella Musicale Pontificia Sistina, è necessario porre l’accento sul dovere della Chiesa «di costruire queste collaborazioni, non solo perchè in campo musicale essa possiede le fonti ma perchè la musica permette di favorire il dialogo tra culture e religioni diverse, e ricostruire ciò che la storia magari ha diviso». «Questo periodo storico in cui siamo tentati di essere diffidenti – ha concluso – la cultura e il patrimonio storico artistico sono elementi di profonda unità, e rappresentano una via per conoscere il vero Dio, in nome del quale non si può uccidere».

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