Epifania a Roma è un pranzo con i migranti | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Epifania a Roma è un pranzo con i migranti

È scappato dalla Libia con la moglie e i 4 figli, allora tutti minorenni, ed è arrivato in Italia per spostarsi in un altro Paese europeo e ricongiungersi con altri parenti. Sulla sua testa pende una taglia dell’Is che lo ha più volte minacciato perchè, durante la dittatura di Gheddafi, con il suo lavoro, ha salvato tante vite e per questo è considerato un nemico. Ora che è stato costretto a tornare in Italia, dove gli sono state prese le impronte digitali, porta con sè un decreto di espulsione e vive in uno dei centri d’accoglienza della Croce Rossa. Per l’Epifania sarà ospite con tutta la famiglia a un pranzo in casa di romani, persone che hanno capito l’importanza di conoscere, di comprendere perchè non si debba avere paura. L’iniziativa si chiama ‘Aggiungi un migrante a tavolà ed è organizzata dall’Osservatorio di Milano insieme alla fondazione Migrante; in pratica, una famiglia italiana, romana in questo caso, ospiterà per il pranzo dell’Epifania, una famiglia di migranti e così avverrà anche a Milano. Di famiglie come queste, spiega il presidente regionale dell’Unione inquilini Guido Lanciano che si occuperà di individuare le famiglie di profughi che potranno sedersi davanti a una tavola imbandita, «a Roma sono circa 4mila così come a Milano. Le case devono essere aperte altrimenti la famiglia muore». Al suo fianco il presidente dell’Anpi Roma Ernesto Nassi che ospiterà una famiglia di eritrei e si occuperà di reclutare le famiglie romane che prepareranno il pranzo dell’Epifania aprendo le proprie sale da pranzo a persone meno fortunate. «Questa è la miglior risposta che l’Occidente può dare a ciò che sta accadendo perchè purtroppo si fa presto a etichettare la gente ma non si può vedere un terrorista in chiunque abbia il colore della pelle diverso dal nostro». Per candidarsi a condividere il pranzo delle feste con una famiglia di migranti basta chiamare il numero 3274331898.

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