Roma, ecco il Genoa: per Garcia il week end più lungo | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, ecco il Genoa: per Garcia il week end più lungo

Un allenatore ‘virtualmentè esonerato, una squadra sfiduciata, una dirigenza in impasse, una tifoseria inviperita. Trovare un elemento positivo nel momento attuale della Roma è esercizio complicato quanto cercare un ago in un pagliaio. A Trigoria, dove i giocatori sono stati obbligati a dormire fino alla gara di domenica, sono giorni di profonda riflessione perchè se l’addio di Rudi Garcia appare già scritto, modalità e tempistica dell’avvicendamento in panchina sono ancora da decifrare. Di certo quello che arriva rappresenta il weekend più lungo per il tecnico francese, sicuro del posto in panchina solo fino alla sfida col Genoa. A tenere Garcia ancora legato alla Roma d’altronde non sono nè i risultati della squadra – umiliata dallo Spezia in Coppa Italia e in crisi di identità da mesi – nè tantomeno la fiducia della proprietà (il rapporto d fiducia con Pallotta si è rotto da tempo), quanto piuttosto un contratto con scadenza 2018 che pesa non poco sul bilancio (e che andrà discusso al passo d’addio per limitare i contraccolpi in ottica fair play finanziario) e la mancanza di una vera e propria alternativa. Ecco perchè la sosta natalizia servirà per fare il punto della situazione tra Boston e Roma. Da salvare c’è infatti tutta la seconda parte di stagione, con l’obiettivo imprescindibile del terzo posto in campionato che vale il pass per la prossima Champions League. Fallire la qualificazione all’Europa che conta avrebbe effetti devastanti su Trigoria, anche a livello societario. Ecco perchè i dirigenti – dopo il via libera di Pallotta – hanno cominciato a sondare varie piste: Spalletti e Bielsa i nomi più gettonati, col ct Conte però in cima alla lista dei desideri nel caso in cui si riuscisse a trovare un traghettatore fino al termine del campionato. Campionato che domenica saluterà il 2015 con l’ultimo impegno. Col Genoa Garcia ritroverà il fidato Gervinho, sperando che basti il ritorno dell’ivoriano a ridare vitalità a un attacco diventato improvvisamente sterile. Difficilmente invece si vedrà in campo Iturbe, ormai praticamente ceduto al Watford (Sabatini ha pranzato oggi con Gino Pozzo, patron del club inglese, e Pierpaolo Triulzi, agente dell’attaccante, per fissare i termini economici della trattativa che dovrebbe chiudersi con la formula del prestito da 500 mila euro e diritto di riscatto fissato a 18,5 milioni). E di certo sugli spalti non ci sarà ancora una volta la Curva Sud, simbolo con la sua protesta dello scollamento tra tifosi e squadra, contestata anche oggi attraverso un paio di scritte esposte su alcuni cartelloni pubblicitari sulla strada che porta a Trigoria: «Non meritate questa maglia e questa città. Indegni. Tutti colpevoli: giocatori e società» e «Noi romani e romanisti vi urliamo: Indegni!!! Ominicchi senza pa…, c’è solo la maglia».

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