Sos salario accessorio, spetto caos a Capodanno e sciopero a gennaio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Sos salario accessorio, spetto caos a Capodanno e sciopero a gennaio

– La mobilitazione è di fatto già partita. E nonostante le cautele richieste per il Giubileo, lo sciopero generale di tutti i 24 mila dipendenti capitolini è dietro l’angolo. Il motivo è lo stop ad un emendamento alla legge di stabilità che avrebbe dovuto sciogliere l’annoso nodo del salario accessorio. Questo «causerà il taglio di oltre il 20% dei salari – tuonano i sindacati -, l’impoverimento delle buste paga che già oggi non superano i 1.300 euro». Lunedì pomeriggio i lavoratori porteranno la loro protesta davanti a Montecitorio. Nel pomeriggio, Cgil, Cisl, Uil e Rsu hanno chiamato a raccolta i dipendenti capitolini in piazza del Campidoglio. Un assedio sonoro che si risolve in una ‘quasì promessa: «Se non ci sarà l’emendamento per risolvere la vertenza del salario accessorio, proclameremo lo sciopero generale di tutti i lavoratori capitolini alla fine di gennaio, nonostante il Giubileo – annuncia il segretario generale della Fp Cgil di Roma e Lazio Natale Di Cola -. Non si può chiedere uno sforzo straordinario ai dipendenti comunali e poi tagliare le loro buste paga». In piazza del Campidoglio c’è anche un sindacalista dell’Usb che punta il dito contro il Pd e propone, senza troppi giri di parole, una «manifestazione cittadina che ci veda abbandonare il posto di lavoro in una delle date clou del Giubileo». In mancanza di un referente politico in Campidoglio (ad oggi commissariato) il bersaglio dei lavoratori diventa direttamente Palazzo Chigi: «Governo mani di forbice, affossa Roma», scrivono su un grande striscione. Il loro malcontento mette a rischio la tenuta di una serie di eventi, tra cui quelli della notte di Capodanno, per cui essenziali saranno i vigili in piazza. «Come si pensa di riportare il concertone di Capodanno a Roma, con tutte le iniziative del caso, in questa situazione? – si domanda Giancarlo Cosentino della Rsu – I 24 mila dipendenti di Roma Capitale, tra cui i vigili che sono indispensabili per un evento del genere, vengono schiaffeggiati dal Governo che mette a rischio i loro salari. Ricordiamo l’esasperazione a cui si giunse lo scorso anno». La notte di Santo Stefano del 2014 conquistò gli onori delle cronache proprio perchè molti dei caschi bianchi della Capitale, in malattia, ‘disertaronò. «Ufficialmente a inizio mese l’amministrazione capitolina ci aveva informato che non ci sarebbero stati eventi per la notte di Capodanno – spiega dalla Uil Fpl Francesco Croce -. Ora improvvisamente sono state annunciate le iniziative per San Silvestro. Per il momento il contingente dei vigili è quello ordinario previsto per una notte normale: o si corre rapidamente ai ripari individuando insieme alla gestione commissariale delle soluzioni o il disastro organizzativo è già annunciato, senza alcuna colpa imputabile nè ai lavoratori nè ai sindacati».

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