Natale tra blocco del traffico e clima pazzo. A Sant'Egidio oltre 650 a tavola | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Natale tra blocco del traffico e clima pazzo. A Sant’Egidio oltre 650 a tavola

«Sembra Natale a Miami», scherza un romano sulla temperatura quasi di Primavera di questi giorni. Ma il cinepanettone sugli schermi è quello dello smog implacabile nelle grandi città italiane, specie a Roma e Milano. Ed alle stranezze piacevoli del clima – la fioritura delle mimose – si affiancano livelli record di polveri sottili. Caldo e assenza di pioggia e di vento hanno portato l’inquinamento dell’aria ai massimi, mentre sulle montagne la neve manca e molti devono rinunciare a sciare. Nelle campagne intanto c’è la siccità – avverte la Coldiretti – e le zanzare continuano a riprodursi. Sono festività natalizie un pò pazze, anche se i cambiamenti climatici non sono ormai più una novità. Nelle metropoli si è risposto con l’annuncio di blocco totale del traffico a Milano – a Natale trentunesimo giorno filato di smog sopra i limiti – dal 28 al 30 dicembre e di targhe alterne a Roma il 28 e il 29. Sperando che prima di lunedì piova e i provvedimenti possano essere revocati. E mentre Frosinone è al 106/o giorno di sforamento dei limiti nell’anno (la legge ne consente 35) e il sindaco blocca il traffico in centro da lunedì a mercoledì, anche Bergamo adotterà la circolazione a targhe alterne martedì e mercoledì. A Torino fino al 29 sarà possibile utilizzare un solo biglietto da 1,50 euro per viaggiare sui mezzi pubblici tutto il giorno. A Roma la municipalizzata dei trasporti Atac lo ha chiamato ‘Ecobit’: Bit è il Biglietto integrato a tempo da 100 minuti, ma lunedì e martedì prossimi, giorni delle targhe alterne, sarà valido tutta la giornata. Una sperimentazione, l’ha definita il Campidoglio. I romani sperano di non avere brutte sorprese come quella di ieri, con la metropolitana che a Natale ha chiuso alle 13. Il commissario Francesco Paolo Tronca ha chiesto all’Atac di potenziare le corse della metro. In realtà nella capitale il 24 mattina era stato annunciato il blocco totale per quelle due giornate, come a Milano, ma in serata Tronca ha deciso di ripensarci – dopo aver sentito gli esperti – e ha optato per un nuovo giro di targhe alterne. Sulla sua decisione potrebbe aver influito un incontro pomeridiano, pare infuocato, tra i tecnici del Comune e le associazioni dei commercianti, infuriati dal blocco del traffico che avrebbe danneggiato i loro affari in un periodo di spese e regali. E così a Roma di nuovo targhe alterne e riscaldamenti di case e uffici non oltre i 18 gradi e con massimo 8 ore di accensione. Per il Codacons le targhe alterne romane sono inutili senza controlli severi, mentre i Verdi le definiscono «un palliativo», che consente comunque a 1,3 milioni di auto di girare – secondo i calcoli forniti -, e chiedono il blocco totale del traffico. «Una cazzata che non risolve i problemi dell’aria (che fa schifo) ma disturba solamente chi vorrebbe lavorare», lo stop a Milano secondo il leader della Lega Matteo Salvini. Tanto vale godersi la Primavera anticipata: dicono gli esperti che le temperature resteranno sopra la media almeno fino a Capodanno.«Quest’anno, in occasione del Giubileo, la Comunità di Sant’Egidio ha lanciato #mercychristmas (il ‘Natale della Misericordià): 200mila persone in oltre 650 città di tutto il mondo a tavola con i poveri per manifestare che oggi più che mai, di fronte alle guerre e al terrorismo, occorre cambiare il mondo con la solidarietà, l’incontro e l’integrazione. Tanti pranzi in tutti i continenti (il più conosciuto quella di Roma, a Santa Maria in Trastevere) con senza dimora, anziani soli, rifugiati, detenuti nelle prigioni, e – soprattutto in Africa, America Latina e Asia – con bambini che vivono in strada o frequentano, nelle periferie delle grandi città, le nostre Scuole della Pace». Così in una nota la Comunità di Sant’Egidio. Al pranzo di Natale a Santa Maria in Trastevere, ha partecipato anche il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano. Dopo aver mangiato con loro è passato fra i tavoli degli oltre 600 ospiti della basilica per salutare i senza dimora, gli anziani, le famiglie Rom e i rifugiati invitati dalla Comunità. Alla fine, con accanto il parroco, don Marco Gnavi, ha rivolto a tutti queste parole: «Vi porto il saluto del Papa che vi vuole bene e vi è vicino. Ero con lui quando, nel suo messaggio Urbi et Orbi, in San Pietro, ha ricordato i Paesi da cui provengono alcuni di voi. Qui c’è l’esempio che si può vivere insieme. Abbiamo mangiato bene, gli uni accanto agli altri, ma soprattutto abbiamo fatto esperienza di fraternità e amore reciproco. Siamo tutti figli di Dio e fratelli fra di noi. Sono felice ed emozionato. Mi auguro che continui così tutti i giorni della nostra vita. Grazie per avermi invitato».

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