Elezioni, Cento: "Fassina candidatura condivisa". Storace: "Sel non conta a sinistra" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Elezioni, Cento: “Fassina candidatura condivisa”. Storace: “Sel non conta a sinistra”

– «La candidatura di Fassina a sindaco di Roma è condivisa da Sel, che peraltro proprio con l’ex viceministro e tanti altri fuoriusciti dal Pd è impegnata alla costruzione di un nuovo soggetto della sinistra. Ogni contributo per allargare la partecipazione e il consenso popolare su questa proposta è indispensabile e merita di essere perseguito». Lo afferma in una nota il segretario romano di Sel, Paolo Cento. «Nei prossimi giorni gli amministratori municipali di Sel incontreranno Fassina proprio con l’obiettivo di valorizzare le esperienze municipali di governo nei territori – sottolinea -. La nostra proposta è alternativa al Pd renziano, non per una scelta ideologica, ma al contrario per ragioni concrete a partire dal rapporto tra la città di Roma e il governo nazionale che ha determinato gran parte dei problemi di questi mesi sia per le risorse mancate che per i tentativi di commissariamento della città iniziati ben prima dello scioglimento del sonsiglio comunale». – Un referendum, in parallelo al primo turno delle amministrative, per far decidere ai romani se candidare Roma alle Olimpiadi del 2014 o puntare su progetti alternativi di riqualificazione della città. È la proposta che Stefano Fassina, candidato sindaco a Roma, fa sul suo blog rivolgendosi al governo e ai presidenti del Comitato Olimpico e del Coni Luca Cordero di Montezemolo e Giovanni Malagò. Dati alla mano, il deputato di Sinistra Italiana dimostra come le Olimpiadi siano «un pessimo affare» sia in termini di costi sia di risultati e di ricadute sul turismo. «Offriamo ai cittadini romani – sostiene l’ex dem – la possibilità di scegliere tra l’olimpiade per il 2024 e, a parità di risorse da impegnare, progetti alternativi. Noi proponiamo: impianti sportivi adeguati in ogni Municipio; metropolitane di superficie, corsie riservate per il trasporto pubblico, chiusura dell’anello ferroviario, ristrutturazione della Roma-Lido, potenziamento dei treni locali per abbattere l’arrivo a Roma di decine di migliaia di auto al giorno, piste ciclabili; investimenti di rigenerazione delle periferie; ristrutturazione di edifici pubblici per accogliere gli studenti fuori sede e per l’emergenza abitativa». Fassina invita a partecipare, il 17 Gennaio, alla Domenica del Programma, dedicata anche a valutare, in un incontro nell’IX Municipio, «Roma 2024 e le alternative possibili». – «Sel a Roma ha scoperto di non contare nulla nella sinistra e per questo scalpita. Lo prova, in questi giorni, quel che succede alla Regione Lazio dove l’unica battaglia vinta dai vendoliani è quella per evitare danni alla poltrona del viceZingaretti, Smeriglio. Mentre la nostra piccola e orgogliosa Destra riesce a ottenere cambiamenti sostanziali persino nel bilancio regionale – a partire dalla drastica riduzione delle Asl che il Pd non voleva proprio ingoiare – Sel ne ha ricavato un bottino magrissimo, pur governando». Lo scrive in una nota pubblicata sulla sua pagina facebook il segretario nazionale de La Destra, Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio candidato Sindaco di Roma. «Non sono proprio ‘di sinistrà – dice Storace – gli appena nove milioni scuciti dall’Assessorato al Bilancio per le politiche del lavoro; non c’è traccia di pacificazione tra il Governatore e il personale regionale, con i sindacati infuriati; a Roma non sapranno come giustificare l’assenza di trasferimento di poteri regionali; sulle infrastrutture si arrabbiano per il via libera alla Roma Latina e si chiedono se le elezioni le hanno vinte o perse. Mesi fa, furono cacciati dall’allora giunta Marino, con l’estromissione del vicesindaco Nieri; ora la resistenza dei tempi moderni ha come bandiera Massimiliano Smeriglio. Pronto a urlare renzianamente ‘Fassina chi?’, nel nome della vicepresidenza della regione Lazio. Vicecompagni, vicepartito».

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