Nomine, Campidoglio: "Incarichi di staff non necessitano di bandi" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Nomine, Campidoglio: “Incarichi di staff non necessitano di bandi”

– Il commissario straordinario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca ha affrontato con un comunicato il tema dei collaboratori chiamati in Campidoglio dal suo insediamento. Il prefetto «avverte l’esigenza di spiegare le ragioni del conferimento degli incarichi effettuati ‘intuitu personaè, ai sensi dell’articolo 90 del Testo Unico degli Enti Locali (Tuel) – si legge nella nota -. All’atto dell’ insediamento della gestione commissariale sono stati fatti contestualmente cessare tutti gli incarichi conferiti dalla precedente Amministrazione, che erano 30 ex art.110 e 51 ex art. 90 del Tuel.La Gestione commissariale ha ritenuto di inserire in staff un numero esiguo di professionalità – prosegue il comunicato -, nei limiti strettamente indispensabili a supportare le attività necessarie a svolgere le funzioni ed i poteri assegnati con Decreto del presidente della Repubblica del 03.11.2015, precedentemente spettanti all’Assemblea, alla Giunta Capitolina ed al Sindaco». «Nello specifico, si tratta di 1 Responsabile della Segreteria-Cerimoniale, 1 esperto di Fondi europei, 1 professionalità dedicata all’analisi amministrativa degli atti, una portavoce e una responsabile della Comunicazione – ha affermato Tronca -. Gli attuali incarichi, conferiti ex art. 90 Tuel, non determinano lo svolgimento di alcuna attività di carattere gestionale-dirigenziale e non necessitano di alcuna procedura di evidenza pubblica. Nello staff è presente anche un Magistrato in servizio presso la Corte di Appello di Milano, messo fuori ruolo dal CSM per collaborare con il Commissario Straordinario per la durata del mandato. Il Magistrato continua ad essere retribuito dal Ministero della Giustizia ed il Comune di Roma non ha in carico alcun affitto per il suo alloggio. Tali puntualizzazioni risultano doverose al fine di illustrare il fondamento giuridico dell’azione amministrativa posta in essere dalla gestione commissariale, improntata all’economicità ed al rispetto delle norme in materia di trasparenza e di legalità».

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