Roma, Spalletti: "Zero alibi e poco tempo: è ora di vincere" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, Spalletti: “Zero alibi e poco tempo: è ora di vincere”

Presto che è tardi. Luciano Spalletti non ha tempo da perdere, e con lui la Roma, attesa in campionato da quella che il tecnico indica come «una grande risalita». La classifica d’altronde parla chiaro, i giallorossi sono quinti e devono colmare un gap di sette punti dalla vetta per tornare a giocarsi scudetto e qualificazione in Champions League. Il primo ostacolo da superare sarà rappresentato domani dal Verona, con Spalletti che non vuol sentir parlare di condizione fisica precaria: «La cosa più importante è la testa, le gambe vengono dopo. E poi non si può mica rifare la preparazione. Che dico alla squadra, che se perde partite per altri due mesi va bene lo stesso perchè non ha birra nelle gambe? Non scherziamo… I giocatori non hanno alibi, siamo in ritardo e c’è solo una via d’uscita: vincere subito». «Bisogna fare punti in fretta, partire forte, non c’è altra strada. Dobbiamo subito sterzare e riappropriarci delle nostre qualità. Da domani mi aspetto una reazione fortissima – sottolinea l’allenatore toscano alla sua prima conferenza stampa -. Quanto tempo servirà per vedere la Roma che ho in mente? Spero da subito perchè le altre corrono fortissimo. Questa comunque è una buona squadra, ho trovato ragazzi attentissimi. E secondo me per quello che ho visto questi giorni ce la possiamo fare velocemente». L’obiettivo quindi è ingranare immediatamente le marce alte, contando sul supporto di Totti («Farò come nella mia prima esperienza qui quando ho cercato di non disturbare il suo talento, la sua qualità. Del rinnovo di contratto poi parlerà direttamente col presidente senza bisogno del mio filtro»), e sperando di non dover correre senza pubblico. «L’assenza della Curva Sud? Mi dispiace moltissimo, ferisce il cuore vedere l’Olimpico mezzo vuoto, è desolante – ammette Spalletti parlando della protesta dello zoccolo duro della tifoseria giallorossa -. Secondo me per fare le grandi risalite ci vogliono diverse qualità: sicuramente una grande squadra e una grande società, poi serve un allenatore che faccia meno danni possibili, e una curva strapiena, che ruggisce. Per me la Sud domani è piena, ora mi deve sostenere perchè noi abbiamo bisogno anche di loro per fare questa grande risalita». Che non necessariamente passerà per la riproposizione del 4-2-3-1. «Mi sembra di aver conosciuto anche qualcosa di nuovo in questi anni. Ora si può fare qualcosa di diverso» spiega l’ex Zenit mandando anche gli auguri a Rudi Garcia elogiandone il lavoro nella Capitale: «Ho visto giocare partite splendide alla sua Roma. Ha fatto tutto quello che doveva fare, io voglio cambiare qualcosa, però poi l’obiettivo è sempre quello: trovare continuità e giocare meglio dell’avversario. Una squadra forte poi si fa da un centrocampo forte, e noi lo abbiamo fantastico». Tanto che, svela Spalletti, «Ancelotti mi ha inviato il suo personale in bocca al lupo chiedendomi anche di 2-3 nostri centrocampisti». Ad occuparsi del mercato c’è però Sabatini, definito «un grandissimo direttore sportivo» con cui «ci sarà un confronto per parlare delle cose che possono essere aggiustate, perchè si può migliorare in tutto». Con Pallotta, invece, il confronto c’è già stato a Miami: «E al presidente a fine stagione vorrei portare in regalo una maglietta della Roma più comoda di quella che indossava quando l’ho incontrato. Gli stava un pò stretta e corta, gliela porterò più grande, sarebbe il segno che la Roma è cresciuta e migliorata».

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