David Bowie, un flash mob per omaggiare il Duca bianco - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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David Bowie, un flash mob per omaggiare il Duca bianco

– «Anche se David Bowie è morto la sua musica vivrà in eterno». Così una giovane fan ricorda l’artista scomparso lunedì scorso a New York, in occasione del flash mob organizzato dal fan club italiano dell’artista a piazza del popolo a Roma. L’iniziativa ha riunito circa un centinaio di fan accorsi nel centro della capitale con chitarre, palloncini, poster, rossetti e matite per gli occhi per commemorare il Duca Bianco. Nelle prime ore del pomeriggio infatti, in una piazza del popolo quasi deserta, i fan hanno cominciato a truccarsi per riprodurre il famoso fulmine rosso che appare sul volto di Bowie nella copertina dell’album ‘Aladdin Sanè del 1973. «Oggi David Bowie ci ha dato la possibilità di sentirci eroi per un giorno». Alessandro Ena spiega così il senso del flash mob, il primo evento organizzato in Italia per omaggiare Bowie. «Sono contentissimo – aggiunge – perchè non pensavo che il mio appello su Facebook avrebbe riunito cosi tante persone». «Se in questa piazza si sono riunite 4 generazioni diverse è perchè lui ha avuto un occhio nel presente e uno sguardo teso verso i gradini del futuro – ricorda un altro fan -. David Bowie riesce ad essere attuale anche nel suo repertorio degli anni ’70: non si può definire vintage neanche oggi, resta un ‘at present’. Nel 1997 promosse un singolo su internet diventando cosi precursore di quello che ha portato I Tunes nella musica molti anni dopo e fu il primo artista a comparire in un videogioco (The nomad soul) nel 1999. Queste sono solo alcuni dei motivi che lo hanno proiettato in una dimensione futura, rendendolo attuale anche oggi». «David Bowie ha cambiato la mia vita nel 1972, quando avevo 12 anni» – racconta un’altra fan -. «Grazie a lui ho capito tante cose, mi ha fatto fare un viaggio intergalattico, ho imparato a sentirmi libera di essere me stessa e per questo ne sarò per sempre grata. Negli anni ’70 in Italia nessuno parlava di ambiguità sessuale e tante persone come me si sono sentite finalmente comprese» conclude. Dopo aver cantato in coro i più grandi successi dell’artista, da Heroes passando per Starman Rebel Rebel e Ziggy Stardust, i fan hanno acceso delle candele e lanciato lanterne in cielo. Destinazione: Marte probabilmente, dove la fantasia della maggior parte dei fan crede che Bowie si sia rifugiato.

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