Comunali, Fassina: "Non c'è programma di centrosinistra". Giachetti: "Ex consiglieri? Ci penso dopo" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Comunali, Fassina: “Non c’è programma di centrosinistra”. Giachetti: “Ex consiglieri? Ci penso dopo”

«Per essere primarie di coalizione il centrosinistra deve proporre un programma comune, al momento non c’è programma». Così il leader di Sinistra Italiana e candidato sindaco di Roma Stefano Fassina ai microfoni di Radio Città Futura.«Vorrei fare una proposta agli altri candidati sindaco. Ovvero adottare il codice etico della commissione antimafia che prevede l’impossibilità di ricevere contributi finanziari da società, cooperative che lavorano con l’ente pubblico al quale si vuole accedere». Così il leader di Sinistra Italiana e candidato sindaco di Roma Stefano Fassina ai microfoni di Radio Città Futura. «Servono delle procedure e delle formule codificate affinchè ci sia il controllo dei cittadini – spiega – Bisogna fare in modo che i cittadini possano controllare soprattutto durante l’operato degli amministratori locali».- «Ricandidare gli ex consiglieri comunali Pd al Campidoglio? Delle candidature si parlerà al momento opportuno, ora sono completamente concentrato sulla campagna elettorale per le primarie. Se le vinco, se ne parlerà a ridosso delle elezioni. Per ora, dopo quello che è successo, dobbiamo andare nei territori a far capire alla gente perchè ci ricandidiamo a governare Roma». Così Roberto Giachetti (Pd), candidato alle primarie per il Campidoglio, risponde sul tema delle candidature, che riguarda anche il futuro di quegli ex consiglieri comunali che si sono dimessi in massa causando la caduta dell’amministrazione Marino.I presidenti dei Municipi di Roma, in quota Pd e Sel, si preparano per l’assemblea del 23 gennaio in cui faranno appello per un centrosinistra unito nella corsa al Campidoglio e il candidato sindaco Stefano Fassina invia loro una lettera aperta per chiedere «a quali punti programmatici ancorare» la loro richiesta. «Ho scritto una lettera aperta ai minisindaci per chiedere loro a quali punti programmatici ancorare il loro appello per un centrosinistra unito – dice Fassina ai microfoni di Radio Città Futura – Cosa pensano i presidenti e propongono? Per essere credibili bisogna essere chiari sui punti. In questa fase storica il centrosinistra a livello nazionale non esiste, rotto dalle scelte radicali del governo su lavoro, costituzione, legge elettorale. E quando è successo ciò da Roma non si è levata nessuna voce di coloro dei quali oggi invocano il centrosinistra».«Con Marino il dialogo non si è mai interrotto. Marino è nel Partito democratico che ha messo in campo una candidatura (quella di Roberto Giachetti, ndr). Marino deve valutare in che modo si relaziona con il Pd». Così il candidato sindaco di Roma Stefano Fassina risponde, ospite di Radio Città Futura, a chi gli chiede sulla possibile ricandidatura di Ignazio Marino.

«Investimenti delle stesse risorse su metro di superficie, emergenza casa, vivibilità periferie». Lo scrive su twitter il candidato sindaco a Roma di Sinistra Italiana Stefano Fassina parlando dell’alternativa da proporre ai romani in un eventuale referendum sulle Olimpiadi del 2024. Fassina ieri ha «proposto ai Radicali di unire le forze per promuovere il referendum cittadino».«Sulle Olimpiadi io sono assolutamente favorevole. Lo dico, così iniziamo a capirci: io ho sentito molti che le contestano dicendo ‘tanto è un ruba ruba, tanto a Roma con Mafia Capitale…’. Io mi candido per rappresentare una classe dirigente che invece è in grado di sfruttare opportunità per migliorare la nostra città, utilizzando opportunità come questa». Lo dice il candidato alle primarie per il Campidoglio Roberto Giachetti (Pd) a Omnibus su La7. «Vorrei rinfrescare la memoria a Fassina (che ha proposto un referendum sull’argomento, ndr) – continua -: quando ci fu la mozione in Consiglio Comunale sulle Olimpiadi Sel votò a favore».

«La cultura a Roma è uno degli assi portanti della politica di un sindaco: spesso se ne trascura l’importanza ma io credo che dovrebbe essere uno dei quattro punti da inserire nel programma»: lo ha detto questa mattina a Roma il sovrintendente del Teatro dell’Opera, Carlo Fuortes, a margine della conferenza stampa di presentazione della Cenerentola di Rossini con la regia di Emma Dante. Il sovrintendente ha sottolineato quanto la cultura sia «motore di sviluppo economico e sociale per una città: basti pensare al successo dell’Auditorium e a quello che sta accadendo da oltre un anno al Teatro dell’Opera, che ha visto una crescita enorme di spettatori».

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