Amministrative, Giachetti: "Marino, persa saldatura con città". Fassina: "Arriverò al ballottaggio" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Amministrative, Giachetti: “Marino, persa saldatura con città”. Fassina: “Arriverò al ballottaggio”

«Io temo, ma è una valutazione che faccio a posteriori quindi anche assolutamente irrilevante, che non si sia saldato quel rapporto con la città che lui (Ignazio Marino, ndr) ha immaginato. Dopodichè sappiamo perfettamente che Roma è una città difficile, noi romani siamo molto severi. Ma ora guardiamo avanti. Ed è anche la ragione per cui io gli ho chiesto di candidarsi alle primarie. Se si candida, ci saranno delle primarie in cui ci sta Marino che avrà un suo programma e che porterà quelli che ritiene essere i lati positivi del suo mandato; ci sarà un candidato che rappresenterà una visione diversa di Roma». Lo ha detto il candidato alle primarie per il Campidoglio, Roberto Giachetti (Pd), ad Agorà. – «Vedremo chi sono gli avversari, io li rispetterò tutti. Si dice che per il M5S non ci saranno ‘nomì, ma il problema non è avere un nome, è avere una proposta e una qualità e non vedo perchè i Cinque Stelle non dovrebbero metterla in campo. Ci sarà Marchini che comunque si è fatto un’esperienza, ha fatto anche un buon lavoro dall’opposizione. E poi c’è il centrodestra: se ci sarà Giorgia Meloni, noi siamo amici, anche se politicamente lei sta a nord e io a sud». Lo ha detto il candidato alle primarie del centrosinistra per il Campidoglio Roberto Giachetti (Pd) ad Agorà. – «Marino, se non ricordo male, si era dimesso per un fatto che tutti hanno considerato assolutamente marginale come gli scontrini ma che era aggiuntivo ad altre cose successe. Poi ha ritirato le dimissioni e poi c’è stata una pagina che, forse, complessivamente, è meglio dimenticare». Così il candidato alle primarie del centrosinistra per il Campidoglio Roberto Giachetti intervistato ad Agorà.«Marino ascrive Malagrotta come un suo successo, ci abbiamo lavorato in tanti per tanti anni, ma poi quando qualcuno riesce a farlo (a chiudere la discarica, ndr) gli va riconosciuto – continua Giachetti -. Personalmente io non penso che una città come Roma si possa permettere di interrompere i rapporti con determinati imprenditori, con il mondo produttivo o con persone che contano. Il problema è come si gestiscono questi rapporti. Non è in assoluto un eroe chi dice ‘rompo i rapporti con un costruttorè, che magari investe nella città. Noi abbiamo bisogno di persone che investono su Roma».

«Saranno primarie sostanzialmente finte se non ci sarà Marino». Così il candidato sindaco di Roma Stefano Fassina commenta, ospite di Omnibus su La7, le primarie del centrosinistra per la corsa al Campidoglio. E a chi gli chiede un commento sui possibili ‘sfidantì di Roberto Giachetti risponde: «Saranno figuranti perchè tutti i maggiorenti del Pd a Roma hanno sostenuto l’ipotesi Giachetti». «Considerato che i 5 Stelle sono sempre stati sovrastimati al ballottaggio voterei per Fassina perchè noi arriviamo al ballottaggio». Così il candidato sindaco di Roma Stefano Fassina risponde, durante la trasmissione Omnibus su La7, a chi voterebbe durante la corsa per il Campidoglio in un possibile ballottaggio tra Pd e M5s. «Noi non siamo la stampella che vota Pd a prescindere – aggiunge -. Valutiamo programmi, uomini e classe dirigente. Ma su Roma arriveremo al ballottaggio». «Giachetti in una valanga di interviste dice che è una questione ideologica e dice che a Milano si fa l’alleanza con il Pd e a Roma no. Vorrei ricordare all’amico Giachetti che a Milano il Pd non ha cacciato la sinistra dalla giunta a fine luglio. A Milano il Pd non è andato dal notaio con i consiglieri con il centrodestra per mandare a casa Marino». Così il candidato sindaco di Roma Stefano Fassina parla, ospite di Omnibus su La7, del tema primarie di coalizione per la corsa al Campidoglio. «A Roma si continua a chiedere l’alleanza ma il Pd non ha detto una parola su cosa voglia fare in questa città – aggiunge -. Noi abbiamo proposto 10 punti chiari su cui non c’è stata risposta». – «C’è un pezzo significativo di popolo democratico che non si riconosce più nel Pd. Roma sta dentro questo quadro». Lo ha detto il candidato sindaco di Roma Stefano Fassina ospite di Omnibus su La7. «Bisogna partire dai dati di realtà. Il Pd dica cosa vuole fare realmente a Roma invece di invocare in modo retorico un’alleanza» ha aggiunto. «Il problema non sono le primarie. Le ho fatte nel 2012 e presi quattro, cinque volte di voti di Giachetti, quasi 12mila. Il problema è la coalizione e il programma». Così il candidato sindaco di Roma Stefano Fassina, ospite di Omnibus su La7. Fassina ha ricordato i risultati a Roma delle primarie del Partito democratico svoltesi nel 2012 per eleggere i candidati dem al parlamento italiano.

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