Pugilato, la Regione Lazio premia il neocampione del mondo De Carolis | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Pugilato, la Regione Lazio premia il neocampione del mondo De Carolis

– Di pugno in pugno dalla borgata alla cintura mondiale. Quella del pugile romano Giovanni De Carolis, dal 9 gennaio campione del mondo dei pesi super medi Wba, è una storia di sudore, sangue, fatica, duri allenamenti e tenacia. Ma anche una storia di buona amministrazione pubblica, quella che nel 2004 concesse uno spazio abbandonato e fatiscente a due appassionati della boxe, Luigi Ascani e Italo Mattioli, oggi tecnici federali, per realizzare una palestra popolare con il sogno di togliere dalla strada tanti ragazzi e consegnare loro l’ambizione di farcela. Da allora tanti del vivaio della ‘Team Boxe XÌ ce l’hanno fatta. Ma la stella più brillante è quella di Giovanni, che oggi, a pochi giorni dal match in Germania contro il tedesco Vincent Feigenbutz, ha un altro sogno: difendere nella sua città, Roma, il titolo mondiale in un grande evento che sappia rilanciare anche l’immagine del pugilato nella Capitale. Stamattina i ragazzi della ‘Team Boxe XÌ hanno incassato l’impegno in questo senso del Coni regionale ma soprattutto della Regione Lazio, con il presidente Nicola Zingaretti («una grandissima occasione per una città che vuole essere olimpica») e il vicepresidente Massimiliano Smeriglio. Quest’ultimo, in particolare, sente la vittoria di De Carolis un pò sua. Fu lui infatti, nel 2004 presidente del Municipio, ad assegnare lo spazio alla palestra: «Oggi rendiamo omaggio al campione – ha affermato – ma anche a una storia collettiva, che dà opportunità con la boxe a tantissimi ragazzi dei quartieri popolari. A volte l’amministrazione pubblica fa cose giuste a favore di persone che dedicano una vita a fare del bene a tutti». Stamattina in Regione Zingaretti e Smeriglio hanno voluto riconoscere il loro impegno consegnando una targa ai giovani pugili della ‘Team Boxe XÌ. Oltre a De Carolis hanno sfilato in Regione quattro promesse già mantenute della boxe: il campione italiano universitario welter Alessandro Mazzali, il campione italiano universitario superwelter Gabriele Minardi, il campione italiano junior welter Alessandro D’Amore e il campione italiano assoluto categoria massimi Mattia Faraoni. Ma per la boxe italiana, a parlare è lo stesso De Carolis, serve un salto di qualità: «Spero – ha detto il campione – che la mia vittoria possa essere di gran contributo per il pugilato. In Italia – ha proseguito il pugile – abbiamo una grande storia che viene riconosciuta ovunque, Carnera, Benvenuti. Adesso però all’estero veniamo visti come pugili di seconda fascia, perchè il livello non è più quello di prima, perchè non c’è un’organizzazione forte dietro. Se invece come in Germania e in Inghilterra ci fosse un giro e un interesse maggiore, è chiaro che i risultati arriverebbero».

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