Regione, Zingaretti vara il valzer di poltrone: via la Ciminiello, dentro Hausmann e Buschini | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Regione, Zingaretti vara il valzer di poltrone: via la Ciminiello, dentro Hausmann e Buschini

– In meno di 24 ore si è concluso il ‘mini tagliandò della giunta regionale del Lazio: nella squadra di Nicola Zingaretti entrano il ‘tecnicò Carlo Hausmann e il consigliere regionale del Pd Mauro Buschini, entrambi scelti personalmente dal governatore. Il primo, già esperto dg dell’Azienda Romana Mercati e collaboratore dell’assessorato, siederà al posto di Sonia Ricci, l’assessore regionale all’Agricoltura che si è dimessa ieri per «raggiunti obiettivi». Il secondo, recordman di preferenze democrat a Frosinone (oltre 15.600 voti), assumerà le deleghe all’Ambiente e ai Rifiuti tolte rispettivamente a Fabio Refrigeri e Michele Civita, oltre a quella, tutta nuova, dei Rapporti con il Consiglio. Una funzione specifica che deroga quindi al principio del no ai consiglieri-assessori finora seguito da Zingaretti ma che servirà a garantire una migliore cinghia di trasmissione tra via Cristoforo Colombo e via della Pisana. Tutto dunque come nelle previsioni della vigilia, compreso l’addio dalla giunta della socialista Concettina Ciminiello (c’è chi mormora, in Consiglio, anche per dissapori politici con il capogruppo Psi Daniele Fichera), le cui deleghe sono state ridistribuite tra gli altri assessori: la Sicurezza a Rita Visini (che già detiene Politiche sociali e Sport), le Pari Opportunità all’assessore al Lavoro Lucia Valente, a cui è stata assegnata anche la nuova delega al Personale, mentre la delega agli Enti Locali passerà a Fabio Refrigeri, che la assommerà a quelle ai Lavori pubblici e alla Casa dopo aver appunto ceduto l’Ambiente al neoassessore Buschini. Buschini con l’addio della pontina Ricci ‘coprè inoltre nella geografia di giunta la casella del Lazio Sud. Alleggerito invece il lavoro di Michele Civita, che lasciando a Buschini i Rifiuti (che aveva assunto a inizio legislatura anche per continuità con il lavoro svolto in Provincia ai tempi dell’emergenza a Roma) rimane solamente, si fa per dire, con le corpose deleghe ai Trasporti e all’Urbanistica. Si rinforza infine il vicepresidente Massimiliano Smeriglio (Sel), che oltre alla Formazione e alla Scuola prende direttamente dal carnet del governatore la delega al Turismo, anche in relazione al lavoro che sta svolgendo come referente regionale per il Giubileo. «Al giro di boa nella consiliatura – ha spiegato Zingaretti – e dopo le dimissioni di Ricci mi è sembrato opportuno promuovere un riordino delle deleghe e alcune sostituzioni della Giunta per affrontare al meglio i prossimi due anni e mezzo di lavoro. Terminato questo ‘mini-tagliandò che ci porterà alla fine della legislatura, si riparte ancora più forti, sempre con l’obiettivo di cambiare il Lazio e di migliorare la vita delle persone. Alla prima occasione utile riferirò al Consiglio in merito a questo riordino». In Aula troverà però un’opposizione critica: il capogruppo de La Destra Francesco Storace e quello di FI Antonello Aurigemma hanno entrambi stigmatizzato l’uscita di due donne sostituite da due uomini: «Il rimpasto? Un errore nel metodo e nel merito – ha affermato il secondo – È stato annunciato tramite comunicato stampa». E poi: perchè cambiare un assessore, Ricci, che stava lavorando bene? Perchè cambiare l’assessore alla Sicurezza nell’anno del Giubileo?«. Per Storace, infine, la sanità »continua a essere la grande espulsa dalla giunta«.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login