Più vicina la visita del Papa alla moschea di Roma: ipotesi ad aprile | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Più vicina la visita del Papa alla moschea di Roma: ipotesi ad aprile

– Anche se l’invito formale dev’essere ancora ufficializzato, e lo sarà nelle prossime ore, si lavora già concretamente alla possibile visita di papa Francesco alla Moschea di Roma, primo Pontefice nel più grande luogo di culto islamico dell’Occidente. La stessa data dovrebbe essere definita dopo l’incontro in Vaticano con la delegazione della Grande Moschea, ma fonti qualificate dicono all’ANSA che «si lavora per il 10 aprile», una domenica. Bergoglio sarà il Pontefice entrato più volte in una moschea – tre volte -, dopo essere stato già nella Moschea Blu di Istanbul il 29 novembre 2014 e in quella centrale di Koudoukou a Bangui, capitale del Centrafrica, il 30 novembre scorso. Ma qui non si tratta tanto di statistiche: la sua visita a quella romana rappresenterà soprattutto un fortissimo segnale in favore del dialogo e della pacifica convivenza, nel quadro del Giubileo straordinario della misericordia e nel momento delle enormi tensioni e delle pervasive paure disseminate dal fondamentalismo islamista e dal terrorismo di matrice religiosa. Oggi sulla visita del Papa si sono diffuse indiscrezioni che si sono però rivelate non veritiere. È stato infatti il presidente dell’Ucoii (Unione delle Comunità Islamiche d’Italia), Izzedin Elzir, a dire al Tg2000 che la visita «potrebbe avvenire il 27 gennaio» e che una delegazione della comunità della Moschea di Roma avrebbe avuto il suo incontro in Vaticano questo pomeriggio. Successivamente lo stesso Elzir ha precisato però che l’Ucoii non è coinvolta nell’organizzazione della visita. Entrambe le informazioni da lui date sono state comunque smentite all’ANSA dall’imam Yahya Pallavicini, vice presidente della Coreis (Comunità Religiosa Islamica Italiana), uno del componenti della delegazione attesa in Vaticano per l’invito ufficiale. «Il 27 gennaio è la Giornata della Memoria – ha voluto sottolineare Pallavicini -: concentriamoci su questo, e comunque in quella data non è prevista nessuna visita del Papa alla Moschea di Roma». I tempi, anche se da parte musulmana non ci si sbilancia, dovrebbero essere un pò più lunghi. Si dovrebbe andare ai primi di aprile. L’errore di Elzir potrebbe essere stato dettato dal fatto che per il 27 gennaio si sta lavorando alla visita dell’emiro del Qatar al Papa, all’indomani di un’altra udienza papale di grande importanza per i rapporti tra la Santa Sede e altri settori del mondo islamico, quella con il presidente iraniano Hassan Rohani, prevista per martedì 26. Intanto la delegazione della Moschea di Roma che porterà l’invito ufficiale dovrebbe vedere il papa domani mattina in Vaticano, prima dell’udienza generale. Ne faranno parte lo stesso Pallavicini, Abdellah Redouane, direttore del Centro Islamico Culturale d’Italia, cui è affidata la gestione del complesso, alcuni ambasciatori e una rappresentanza del Consiglio di amministrazione della Grande Moschea. «Ogni ponte, ogni incontro, ogni parola di dialogo aiuta a costruire un mondo di pace e a contenere quest’onda di conflitto e di odio che altrimenti diventerebbe sempre più drammatica nel contesto attuale», ha detto mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, sottolineando il significato che la visita assumerebbe in particolare nel contesto dell’anno giubilare dedicato alla Misericordia, tema comune ai cristiani e ai mussulmani. «Credo – ha spiegato Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio – che questi gesti, la visita alla Sinagoga di Roma di domenica scorsa e ora quella alla grande Moschea di Roma, siano tutti segnali positivi che si devono dare», anche ricordando lo «spirito di Assisi» voluto da Giovanni Paolo II.

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