Morte scenografo Verso, in appello si punta alla maxi perizia | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Morte scenografo Verso, in appello si punta alla maxi perizia

– Per far luce sulla morte di Alberto Verso, il famoso scenografo e costumista deceduto nel maggio 2007 nell’ospedale di Isernia, dove era ricoverato, per i postumi di un intervento chirurgico, sarà necessaria una maxiperizia. La decisione è dei giudici della I Corte d’assise d’appello di Roma, davanti ai quali sono sotto processo sei medici, quattro dei quali condannati in primo grado. La prossima settimana sarà affidato l’incarico al professore Corrado Cipolla D’Abruzzo; in quella occasione si conosceranno i temi precisi sui quali verterà l’accertamento richiesto. La Corte, infatti, ha invitato le parti processuali a convocare i rispettivi consulenti, al fine di formulare quesiti condivisi. Per la morte di Alberto Verso, il 17 luglio 2014 la III Corte d’assise condannò a dieci anni di reclusione per omicidio preterintenzionale il chirurgo Cristiano Huscher, a capo dell’equipe che operò Verso; tre anni per omicidio colposo aggravato dalla previsione dell’evento furono inflitti al cardiochirurgo e medico di fiducia dello scenografo, Mario Albertucci; due anni per omicidio colposo furono inflitti al radiologo interventista Filippo Maria Salvatori e al chirurgo Andrea Mingoli. Furono invece assolti, con la formula ‘per non aver commesso il fattò, i dottori Luca Iorio e Massimo Sandro Petrella, entrambi componenti dell’equipe di Huscher. Il processo nacque inizialmente davanti al giudice monocratico, il quale se ne spogliò per incompetenza, mandando gli atti al pm. Ci fu una nuova udienza preliminare, il rinvio a giudizio e le quattro condanne oggi appellate. Nell’ambito del processo di primo grado, due furono le perizie disposte dalla Corte: una sulle cause della morte e una seconda sull’operato dei medici imputati con riferimento alle ‘linee guidà mediche certificate e da seguire al momento dei fatti.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login