Sapienza, blitz degli studenti durante la firma del protocollo | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Sapienza, blitz degli studenti durante la firma del protocollo

– Blitz di un gruppo di studenti alla Sapienza. Il protocollo d’intesa tra l’università e l’Ufficio scolastico regionale è stato interrotto da un gruppo di studenti che sono saliti sul palco dell’Aula Magna del Rettorato e hanno uno mostrato striscione con scritto «Alternanza scuola lavoro? Lavoro gratis per lo Stato». Gli studenti hanno a lindo applaudito il gruppo di giovani. Il rettore Eugenio Gaudio rivolgendosi agli studenti ha dichiarato: «Fateci terminare e poi vi darò la parola». «Noi siamo contro lo sfruttamento dell’istruzione per la logica del profitto, pensiamo che l’istruzione debba essere una cosa libera e pubblica». Lo ha detto una studentessa universitaria che, insieme ad altri ragazzi di diverse Facoltà, ha interrotto la manifestazione ‘Fare rete: Scuola Università Lavoro dove stava per essere firmato un protocollo d’intesa sull’alternanza scuola lavoro. «La buona scuola è una riforma ‘privatrizzatrice, aziendalizzatrice, brandizzatricè del mondo della formazione e non da opportunità né sbocchi per il dopo. Il nodo paradossale – ha aggiunto – è che fin dalla scuola ti dicono che è importante inserirsi e adattarsi al mondo del lavoro però non è un mondo del lavoro vero, in cui tu cerchi nell’ambito che ti interessa e poi vieni retribuito. Al contrario non hai nessuna prospettiva, all’università in particolare, nel momento in cui fai esperienza di lavoro trovi solo lavoro sfruttato, sottopagato in ambiti che non sono di tua competenza rispetto a quello che studi. Questi ragazzi – ha sottolineato la studentessa, rivolgendosi agli strumenti del liceo presenti alla manifestazione – faranno questo progetto di alternanza scuola lavoro, occupando delle mansioni gratuitamente, ad esempio lavoro nelle biblioteche, perché la Sapienza non vuole pagare dei lavoratori che lo facciano. Questa cosa è gravissima», ha concluso. Il Rettore dell’Università Sapienza Eugenio Gaudio ha ascoltato le motivazioni della protesta, ha invitato i giovani a restare per ascoltare nello specifico di che cosa parlasse il protocollo e a margine dell’iniziativa ha così commentato : «Sono ragazzi che conosco bene, sono qui che fanno un’occupazione che noi consentiamo ormai da due anni. Io mi sento di dirgli di ascoltare, di verificare perché – ha detto – la realtà è più complessa, soprattutto in un mondo internazionalizzato e globalizzato, di quella che loro immaginano o perseguono».

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