Crollo Flaminio, si indaga contro ignoti e i condomini rivogliono la casa: anticiperanno i costi | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Crollo Flaminio, si indaga contro ignoti e i condomini rivogliono la casa: anticiperanno i costi

Resta chiuso il tratto del Lungotevere e i vigili del fuoco al lavoro: si temono fughe di gas. Gli inquilini ritornano negli appartamenti, per poco tempo e accompagnati, per recuperare oggetti di prima necessità

– Sono all’attenzione del pm titolare dell’inchiesta sul crollo parziale di uno stabile in Lungotevere Flaminio, a Roma, le prime informative redatte dalle forze dell’ordine su quanto accaduto nella notte tra giovedì e venerdì. Il sostituto procuratore Antonella Nespola, titolare del fascicolo ancora contro ignoti nel quale si ipotizza il reato di crollo colposo di edificio, ha posto sotto sequestro la documentazione (autorizzazioni per effettuare i lavori ed altre carte) acquisita ieri dai vigili urbani presso la sede del municipio. Intenzione di chi indaga, dopo aver ascoltato l’amministratore del condominio, è sentire anche i proprietari degli appartamenti interessati dal crollo ed in particolare quello del quinto piano. A breve la Procura affiderà anche un’ampia consulenza che punterà a chiarire la situazione strutturale dell’edificio. Il tratto di Lungotevere antistante piazza Gentile da Fabriano, luogo in cui ieri notte c’è stato il crollo parziale di un palazzo, rimarrà chiuso fino a quando non saranno stati rimossi tutti i calcinacci e i pezzi di solaio ancora rimasti nella porzione pericolante dell’edificio. Non è stato possibile ancora definire i tempi perchè nulla può ancora essere spostato a causa dell’apertura di un’inchiesta per distrastro colposo.I vigili del fuoco stanno effettuando un sopralluogo all’interno del bar che si trova sotto il palazzo interessato dal crollo dove ieri si è verificata una possibile fuga di gas. Il gas era stato precedentemente chiuso ma, questa mattina, bisogna monitorare che tutto sia nella norma.Sono arrivati alla spicciolata con borse e carrelli per poter prendere alcuni effetti personali, soprattutto vestiti. Ma gli inquilini del palazzo di Roma interessato da un crollo nella notte tra il 21 e il 22 gennaio hanno avuto una triste sorpresa: «Ci hanno detto che al momento non è possibile entrare perchè il palazzo non è sicuro». Dunque, al momento, nessuno potrà accedere all’interno della struttura.- Dopo le verifiche effettuate stamattina dai vigili del fuoco, alcuni inquilini dello stabile interessato dal crollo di ieri a Roma stanno entrando nei propri appartamenti per prendere alcuni effetti personali. Muniti di borse e sacche hanno indossato i caschi di protezione e, accompagnati dai vigili del fuoco sono entrati nell’edificio.- «Mi risulta che la comunicazione per i lavori di ristrutturazione (Cila) dal punto di vista della procedura amministrativa era stata fatta come doveva esser fatta». Lo ha detto il presidente del II municipio Giuseppe Gerace spiegando che «quando si fanno le ristrutturazioni non serve un’autorizzazione a costruire ma una semplice comunicazione di parte che garantisce che i lavori vanno fatti in quel modo. Non c’è un obbligo di controllo specifico».- L’amministratore del condominio del palazzo in parte crollato ieri sul Lungotevere a Roma, Vincenzo Marcialis, ha detto di aver parlato con il nuovo inquilino del quinto piano. «È molto preoccupato – spiega – Mi ha detto che stava facendo un minimo di ristrutturazione ma io non sapevo nemmeno chi fosse il nuovo inquilino nè che stesse facendo dei lavori».«I condomini devono anticipare le spese di demolizione e messa in sicurezza cercando di recuperare l’appartamento ancora sano». Lo ha detto l’amministratore del condominio interessato da un crollo parziale sul Lungotevere a Roma, Vincenzo Marcialis. «Ci sentiamo abbandonati – ha aggiunto – perchè oltre al danno anche la beffa».

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