Crollo Flaminio, a breve gli indagati: affidata la perizia sulle cause del cedimento del palazzo | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Crollo Flaminio, a breve gli indagati: affidata la perizia sulle cause del cedimento del palazzo

Accelera l’inchiesta della Procura di Roma sul crollo parziale del palazzo in Lungotevere Flaminio avvenuto nella notte tra il 21 e il 22 gennaio. La Procura ha affidato oggi la consulenza che dovrà chiarire le cause che hanno portato al ‘collassò degli ultimi tre piani dello stabile al civico 70 di Lungotevere Flaminio. Al momento il procedimento, in cui si ipotizza il reato di crollo colposo di edificio, resta contro ignoti ma non è escluso che a breve possano arrivare i primi indagati. La prima esigenza degli inquirenti è quella di ‘cristallizzarè la situazione dei danni subiti dopo il crollo in modo da potere dare l’ok alla messa in sicurezza con il conseguente dissequestro dell’immobile. Per chi indaga, comunque, ci vorranno giorni prima che gli abitanti del palazzo possano fare rientro nelle abitazioni. Obiettivo dei due consulenti, Claudio De Angelis, ex dirigente dei Vigili del fuoco di Roma, e della collega Lucrezia Le Rose è capire, in primo luogo, lo stato dell’immobile analizzando anche tutti i documenti acquisiti dal procuratore aggiunto Roberto Cucchiari e dal sostituto Antonella Nespola. I due consulenti avranno 90 giorni di tempo per completare il loro lavoro. Si tratta di professionisti di lungo corso: De Angelis fu nominato consulente dalla procura nel 1998 dopo il crollo del palazzo in via di Vigna Jacobini che costò la vita ad oltre 20 persone. Le Rose è stata consulente per i cedimenti delle case di via Volusia nel 2005. I due ingegneri analizzeranno le autorizzazioni e permessi depositati presso il municipio, ricostruiranno gli interventi effettuati negli ultimi anni nei vari appartamenti del palazzo partendo dalle piantine storiche dello stabile, datate 1939, acquisite dalla Procura. Prima di potere dare il via libera al dissequestro i consulenti effettueranno anche tutte le prove tecniche e di carico necessarie in modo da scongiurare il rischio di nuovi crolli. Per quanto riguarda l’attività istruttoria, gli inquirenti hanno proceduto ad una serie di audizione tra cui i responsabili della ditta che stava effettuando i lavori al quinto piano e i proprietari degli appartamenti. Conferme sarebbero giunte in relazione a lavori svolti al quinto piano con l’abbattimento dei tramezzi che ha trasformato l’appartamento in una sorta di ‘open spacè. Una situazione che legata alla presenza, sul terrazzo al sesto piano, di pesanti vasi e calcinacci potrebbe aver causato il crollo parziale.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login