Roma 2024, Bonino: "Parlare alla città". Montezemolo risponde: "Già fatto" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma 2024, Bonino: “Parlare alla città”. Montezemolo risponde: “Già fatto”

– Date voce ai romani sulla scelta di candidare la Capitale alle Olimpiadi 2024: la richiesta dei Radicali si sostanzia oggi con il via ufficiale della raccolta delle firme per un referendum e le parole di Emma Bonino: »Io non sono contro i grandi eventi, ma bisogna sentire la città«. »Non siamo contrari alla consultazione, facciano pure: ma i romani si sono già espressi, c’è una decisione del Consiglio comunale che li rappresenta democraticamente«, dice il presidente del Comitato Promotore Roma 2024, Luca di Montezemolo. La sfida di Roma merita dunque una discussione approfondita, che coinvolga la cittadinanza, sottolineano i Radicali Italiani che hanno avviato la raccolta di firme che, in caso di successo, porterebbe ad un voto nelle tarda primavera del 2017, a ridosso della scelta ufficiale della sede da parte del Comitato Olimpico Internazionale prevista per settembre. »Nell’attuale situazione italiana, e romana, è giusto aprire un grande dibattito«, le parole di Bonino, alla quale Montezemolo replica parlando di »posizione pregiudiziale dei Radicali« visto che il progetto con i numeri sarà presentato tra un mese. Proprio la questione dei progetti e dei numeri vien sollevata come centrale dai promotori del referendum. »Expo, che io pure ho sostenuto – ha detto Bonino – ci dimostra che le domande, con i problemi poi risolti affannosamente in corso d’opera, sarebbe stato molto più utile porsele prima. E avrebbero aiutato a una preparazione migliore dello stesso evento. Tanto più questo vale oggi nel contesto di Roma, che è una città un pò stremata. Ammesso che l’Olimpiade si faccia, affrontare prima il problema delle procedure, del progetto, della tenuta a lungo termine, penso sia un esempio di buona politica, di buona amministrazione«. Il segretario dei Radicali, Riccardo Magi, ha spiegato che a »qui si dovrebbe fare come a Oslo, Monaco, Boston o Amburgo. Non sono città che non amano lo sport, ma han deciso di valutare pubblicamente costi e benefici della candidatura e lo hanno fatto attraverso referendum, che è ben diverso da un sondaggio«. Quello diffuso giovedì scorso a Losanna, in concomitanza con la visita del premier Renzi al Cio rivela che tre italiani su quattro, e quasi la stessa percentuale tra i romani, sono per la candidatura. Quanto al voto favorevole del Consiglio Comunale capitolino, secondo Magi »c’è stato ma senza dibattito, nè un supporto nemmeno orientativo sul budget«. »La nostra priorità – è stata la replica indiretta di Montezemolo – è chiudere il dossier e il business plan che presenteremo ufficialmente al Cio il 17 febbraio prossimo. Tra meno di un mese ogni cittadino, ogni contribuente, conoscerà il progetto nella sua interezza«. »La mia preoccupazione è che i cittadini vengano messi da parte – ha concluso ancora Emma Bonino – credo sia interesse di tutti di farli partecipare. Forse è meglio arrivare ad inaugurare una nuova fase. Se fossero resi pubblici dossier inoppugnabili e studi trasparenti tranquillizzerebbero tutti. Nell’interesse dello sport, di Roma e del Paese«. Ora, il prossimo appuntamento è la presentazione del dossier, con numeri e progetti.

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