Ospedale Israelitico: il giudice Russo non sarà amministratore straordinario della struttura | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ospedale Israelitico: il giudice Russo non sarà amministratore straordinario della struttura

– Il giudice Massimo Russo rinuncia all’incarico di amministratore straordinario dell’ospedale Israelitico di Roma che gli era stato proposto dal prefetto di Roma Franco Gabrielli e dal gabinetto del Ministero della Salute. Lo ha comunicato lui stesso con una lettera al Csm. Proprio oggi il plenum avrebbe dovuto discutere del suo collocamento fuori ruolo necessario per assumere l’incarico e la proposta di maggioranza chiedeva di non autorizzarlo. Nella missiva Russo spiega il suo passo indietro anche alla luce dell’esigenza di «tutelare la sua storia umana e professionale», dopo che un giornale aveva scritto che dietro la sua scelta c’erano solo «meri interessi economici».Russo definisce «doveroso» il suo dietro front per consentire che l’«articolato dibattito» in corso al Csm sulla «delicata e complessa tematica» dei magistrati fuori ruolo «possa proficuamente svilupparsi senza essere condizionato dalla contingenza della discussione» del suo caso e possa arrivare a definire «regole chiare e certe che eliminino o almeno riducano i margini di discrezionalità delle scelte in tale materia». Nella lettera, inviata anche a Gabrielli e al ministero della Salute, Russo esprime anche la sua «grandissima amarezza» per le «circostanze destituite di fondamento» riferite da un quotidiano sul suo caso, tali da «ingenerare nell’opinione pubblica il convincimento che nella mia scelta non ci fosse alcuna valenza istituzionale e nessun interesse professionale ma soltanto il (meschino) perseguimento di meri interessi economici (fuori ruolo per il doppio stipendio!) ledendo in tal modo la mia immagine e la mia dignità». Di qui il passo indietro, «non essendo bastevole , a questo punto, nemmeno la rinuncia a qualsivoglia forma di compenso connesso all’incarico, peraltro non ancora determinato nè allo stato determinabile».

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