Anno giudiziario, l'inaugurazione in Cassazione | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Anno giudiziario, l’inaugurazione in Cassazione

Si inaugura oggi in Cassazione l’apertura dell’anno giudiziario 2016, con la tradizionale solenne cerimonia che sarà trasmessa in diretta tv dalle ore nove e trenta, in anticipo di un’ora e mezza rispetto al consueto, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del ministro della giustizia Andrea Orlando, delle alte cariche dello Stato, compreso il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini. A svolgere la relazione che fotografa la situazione degli uffici giudiziari del Paese e dei mali endemici della giustizia nostrana, afflitta da cronica lentezza soprattutto nel settore civile, sarà il Primo presidente Giovanni Canzio che ha preso le ‘redinì della Suprema Corte lo scorso sette gennaio dopo aver guidato la Corte di Appello de l’Aquila e quella di Milano, ufficio di provenienza governato riscuotendo apprezzamento da giudici e avvocati. Canzio, che per diciannove anni ha svolto funzioni giudicanti in Cassazione, ha già anticipato all’atto del suo giuramento di voler affrontare, nel suo discorso di domani, alcuni dei temi più urgenti sul tappeto delle riforme. Primo tra tutti quello del rinnovamento del Consiglio superiore della magistratura, sentito come «un dovere verso il Paese e la magistratura». Alle decisioni dell’organo di autogoverno Canzio partecipa di diritto. «C’è sete di giustizia», aveva detto Canzio giurando commosso nell’aula della Prima sezione penale, la sua aula di udienza, aggiungendo che dai giudici, dagli avvocati e dai cittadini viene «un appello all’uniformità di applicazione della legge, insieme all’altra esigenza di semplificazione e trasparenza delle cose che noi diciamo». «Chiediamo che ci sia concesso di lavorare strenuamente e costantemente negli orizzonti della legge, ma abbiamo bisogno di ragionare sulla semplificazione. Il terreno dell’autoriforma ci tocca, non possiamo aspettare il legislatore» rilevava il Primo presidente anticipando che quello dell’autoriforma del Csm e della Cassazione sarebbe stato uno dei temi della sua relazione. «Il Consiglio deve procedere in tempi molto rapidi alla sua autoriforma; è un dovere» che va compiuto «adesso», «e il mio impegno, con molta umiltà, è dare un contributo su questo terreno». Dopo la relazione del Primo presidente che si svolgerà nell’Aula magna della Suprema Corte, dove il Presidente della Repubblica Mattarella prenderà posto nella prima fila destra mantenendo inalterata la disposizione del suo predecessore Giorgio Napolitano che ‘aboli« la poltrona presidenziale al centro dell’Aula, prenderà la parola il Procuratore generale della Cassazione Pasquale Ciccolo che in più occasioni ha già lanciato l’allarme sul rischio ‘collassò della Suprema Corte.

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