Family day, sabato possibili deviazioni dei bus e metro chiusa | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Family day, sabato deviazioni dei bus e fermata metro chiusa. Organizzatori: “Un milione in arrivo”

«Il dato che abbiamo è di un migliaio di pullman in arrivo nella Capitale da tutta Italia per il Family Day, con numeri in crescita. Arriveranno nei diversi snodi romani messi indicati dall’amministrazione comunale, da Anagnina a Tiburtina». Lo dice il responsabile organizzativo del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, Nicola Di Matteo. «Stiamo gestendo il tutto in sinergia con la Questura e il Comune di Roma». «Ci riuniremo direttamente a Circo Massimo , dalle 12 – continua Di Matteo – anche se il cuore della manifestazione sarà a partire dalle 14, fino alle 16.30-17 quando dovrebbe terminare. L’area del Circo Massimo sarà transennata. Ci saranno bagni chimici, anche per i disabili, a sufficienza, messi a disposizione dal comitato». – Domani al Family Day «è prevista la partecipazione di 500 mila persone, che arriveranno da tutto il territorio nazionale. Dalle 00,30 di sabato sarà chiusa al traffico via dei Cerchi. In caso di occupazione di via del Circo Massimo, saranno deviate le linee di bus 51, 81, 85, 87, 118, 160, 628, 715 e C3. Su disposizione della Questura di Roma, dalle 12 a fine esigenze potrebbe essere necessaria la chiusura della fermata ‘Circo Massimo’ della metro B. Inoltre entro le 8 di sabato è prevista la rimozione dei veicoli in sosta nella porzione di piazzale Ostiense davanti alla stazione Piramide della Metro B».Lo si legge sul sito dell’Agenzia della Mobilità. Fino ad ora, secondo quanto si apprende da Palazzo Senatorio, il Campidoglio ha messo a disposizione su richiesta degli organizzatori circa 1100 stalli per pullman del Family Day nei vari municipi, grazie alla collaborazione della polizia locale e di Roma Servizi per la Mobilità. Il palco sarà allestito dentro il Circo Massimo lato Ara Massima di Ercole.«È fondamentale che siamo in tantissimi ad incontrarci al Circo Massimo. Ricordate che questa è l’unica ‘arma’ di cui disponiamo». L’appello di Massimo Gandolfini, presidente del comitato promotore del Family Day, è forse troppo ottimista sul peso che avrà la manifestazione di domani sull’iter parlamentare del ddl Cirinnà, che a suo giudizio «è inemendabile e va ritirato». Le parole sempre nette, ma meno stentoree, della Cei che, al termine del Consiglio permanente, parla solo di «preoccupazione» per l’equiparazione tra unioni civili e matrimonio, senza altri affondi, lasciano comunque intuire che su altri tavoli si stia trattando per raggiungere un altro risultato: l’eliminazione della stepchild adoption dal ddl Cirinnà e una riscrittura dell’articolo 3. La manifestazione avrà una forte valenza interna al mondo cattolico, e sarà utilizzata da alcuni partiti (Ncd, Lega, Fdi e Fi) per accreditarsi con questa parte di mondo cattolico. Tra gli organizzatori si respira ottimismo sulla riuscita dell’evento: in arrivo oltre mille bus, e il target è un milione di persone, con migliaia di famiglie al completo. Ma non

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