Giubileo, Fisichella: "Fino ad oggi 1,4 milioni di pellegrini" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Giubileo, Fisichella: “Fino ad oggi 1,4 milioni di pellegrini”

A quasi due mesi dall’ apertura della Porta Santa, l’entrata nel vivo dei grandi eventi giubilari, come l’imminente arrivo a Roma delle spoglie di Padre Pio e di San Leopoldo Mandic, è anche l’occasione per tracciare un primissimo bilancio di questo Anno Santo della Misericordia, in particolare per quanto riguarda Roma. «Ad oggi hanno partecipato agli eventi giubilari 1.392.000 persone», spiega in conferenza stampa il ‘regista’ del Giubileo, mons. Rino Fisichella. E un dato «interessante» è che «il 40% delle presenze proviene dall’estero», soprattutto «di lingua spagnola e francese». Gli uffici del Giubileo, elenca Fisichella, hanno registrato pellegrini da Bangladesh, Hong Kong, Corea, Kenya, Mozambico, El Salvador, Nuova Zelanda, Argentina, Messico isole Fiji, Russia, Bielorussia, Seychelles, Sri Lanka, Costa d’Avorio, Ciad, Kuwait, usa, Albania… Tutt’altro, quindi, che l’immagine di un Giubileo-flop, come si tende un po’ a credere. «Ogni giorno riceviamo migliaia di foto e documentazione da tutto il mondo che attestano l’impegno e la fede dei credenti», spiega l’arcivescovo ricordando come il Giubileo abbia visto l’ apertura delle «Porte della Misericordia» in tutto il mondo. «Tutto ciò non ha impedito che anche a Roma in questo periodo i pellegrini giungessero in numero consistente», assicura, ribadendo comunque che «non è questo il criterio per giudicare il successo o meno del Giubileo». «Un Anno Santo della Misericordia – osserva il delegato papale per l’organizzazione – va molto al di là dei numeri». Un bilancio generale, in ogni caso, «non si fa dopo neppure due mesi, ma alla sua conclusione», e ogni valutazione resta ora «parziale». Ma proprio «l’incredibile partecipazione di popolo» agli eventi dei primi due mesi «permette di verificare quanto l’intuizione del Papa corrispondesse a una genuina attesa del popolo di Dio». Eventi con grandi numeri, tra l’altro, sono in arrivo, a cominciare da domani con la prima delle «udienze giubilari» che il Papa terrà un sabato al mese in Piazza San Pietro, raddoppiando quella del mercoledì, a cui «sono già iscritte 20.000 persone». Ma soprattutto con l’imminente arrivo a Roma delle spoglie di due santi scelti per il loro esempio di grandi confessori: Padre Pio da Pietrelcina, uno dei santi più venerati in assoluto, e l’altro frate cappuccino San Leopoldo Mandic (1866-1942), meno noto, di origine croata ma vissuto per lo più nella chiesa di Padova, dedicando «tutta la sua esistenza al confessionale», di cui papa Bergoglio è particolarmente devoto. Il programma della traslazione e dell’ostensione prevede l’arrivo il 3 febbraio e la collocazione nella chiesa di San Lorenzo fuori le Mura, dove le reliquie resteranno fino alle 20.30 del giorno successivo, 4 febbraio, quando una veglia notturna avrà luogo nella chiesa giubilare di San Salvatore in Lauro. La preghiera e le messe continueranno il 5, quando alle 16.00 si snoderà la processione con le reliquie lungo Via della Conciliazione fino a San Pietro. Nella basilica, in urne trasparenti, le spoglie dei due santi saranno collocate ai piedi dell’altare della Confessione, nella navata centrale, dove potrà sfilare la coda dei fedeli, che si prevede massiccia. Lì le reliquie rimarranno fino alla mattina dell’11 febbraio, quando una messa di ringraziamento sarà celebrata all’altare della Cattedra prima del ritorno alle rispettive sedi di provenienza. Non è previsto un pubblico atto di venerazione del Papa, che però in presenza delle reliquie celebrerà in San Pietro il 10 febbraio pomeriggio, Mercoledì delle Ceneri, la messa di inizio Quaresima in cui invierà in tutte le diocesi del mondo i «missionari della misericordia». E in quell’occasione non mancherà di rendere omaggio ai due santi. In più, sabato 6 febbraio, è prevista l’udienza speciale, con oltre 50 mila persone, per i Gruppi di preghiera di Padre Pio. L’invio dei «missionari della misericordia», sacerdoti testimoni dell’accoglienza in confessionale a chi cerca il perdono, con facoltà di assolvere anche i peccati riservati alla Sede apostolica, sarà uno dei momenti cruciali del Giubileo. Non saranno 800, come finora annunciato, ma 1.071, di tutti i continenti, in base alle numerose richieste dei vescovi e alle candidature giunte in Vaticano. A Roma, il 9 e 10 febbraio, per l’incontro col Papa e la concelebrazione della messa di «invio» arriveranno in 700, partendo poi per il lavoro nelle diocesi.

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