Campidoglio, Storace scende in campo. Primarie Pd: è sfida a due, ma si aspettano altri papabili | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Campidoglio, Storace scende in campo. Primarie Pd: è sfida a due, ma si aspettano altri papabili

Ad oggi in campo ci sono quattro partecipanti di cui due 'big': il renziano vicepresidente della Camera Roberto Giachetti e il deputato dem Roberto Morassut. Quest'ultimo, ex assessore nella giunta Veltroni, presenterà la sua candidatura dal mercato di Primavalle

Francesco Storace scende in campo per le prossime elezioni comunali e smuove le acque del centrodestra a Roma. Il leader de La Destra presenta il suo programma per la città dalla Pisana, dove attualmente ricopre la carica di vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio. «È un dovere – afferma – Mi candido per dedicarmi esclusivamente alla città: non se ne può più di sindaci che pensano alla politica nazionale. Se sarò sindaco, la mia vita politica si chiuderà col Campidoglio». Intanto nel campo avversario si lavora alle primarie: ad oggi in campo ci sono quattro partecipanti di cui due ‘big’: il renziano vicepresidente della Camera Roberto Giachetti e il deputato dem Roberto Morassut. Quest’ultimo, già assessore nella giunta Veltroni, domani presenterà la sua candidatura dal mercato di Primavalle, in periferia. «Lo faccio per dare, in prima persona, un contributo alla rigenerazione della politica a Roma – ha preannunciato ieri su Facebook – Con i miei mezzi e le mie possibilità. E anche per salvare queste primarie, altrimenti a rischio. Mi sono reso conto, in questi giorni, che qualcosa o qualcuno mancava». «Morassut è una persona per bene, preparata e penso che farà del bene – il commento di Giachetti -. Fino a ieri c’era chi diceva che sarebbero state delle primarie finte, senza concorrenti. Da qui al 10 febbraio, il momento in cui si consegneranno le firme, può darsi pure che spunteranno altri candidati». Tra i papabili circolano ancora i nomi dell’ex assessore all’Ambiente della Giunta Marino, Estella Marino, e dell’ex ministro della Cultura Massimo Bray. Già in pista l’ex senatore Idv Stefano Pedica, ora Pd, e il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi per il Centro Democratico. Giachetti, partito prima degli altri, inizia la raccolta di firme per la sua candidatura da un banchetto a Porta Portese, rinsaldando il proposito di una campagna elettorale fatta «strada per strada» a contatto con la gente. «Abbiamo deciso di non fare un finanziamento cospicuo – annuncia Giachetti – e non faremo cene elettorali, sul mio sito c’è la possibilità di aderire con contribuiti di massimo cento euro. Oltre quelli che vedrete sul sito non gireranno altri soldi». Dopo l’annuncio della sua prossima maternità, sono in molti nel centrodestra a pensare che Giorgia Meloni non scenderà in campo direttamente per il Campidoglio. «Io sono un uomo di destra, e magari fosse in campo una candidatura di destra, a partire da Giorgia Meloni – ha detto Storace -. Ho deciso di scendere in campo nel momento in cui c’è stata un’esitazione. Al momento mi sembra siano tre i nomi in lista (per il centrodestra, ndr): io, Marchini e Bertolaso». Quanto ad Alfio Marchini, la prossima settimana una tavola rotonda in cui potrebbe precisare il progetto delle primarie ‘civiche’.

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