Roma 2024, dalla Camera mozione di sostegno della candidatura. Radicali: "Ascoltare i cittadini" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma 2024, dalla Camera mozione di sostegno della candidatura. Radicali: “Ascoltare i cittadini”

Il governo dovrà sostenere, in tutte le sedi opportune e con ogni iniziativa necessaria, la candidatura di Roma quale sede delle Olimpiadi 2024, coinvolgendo l’intero Paese nel ‘sogno olimpico’, attraverso azioni di comunicazione che abbiano al centro lo sport, i suoi valori e la capacità dello stesso di rappresentare uno dei motori propulsori dell’orgoglio nazionale. Lo prevedono le mozioni approvate dall’Aula della Camera. Respinti solo i documenti di Sinistra italiana, Possibile, M5S e Lega. – Sulla base dei testi approvati, nel sostenere la candidatura di Roma a sede dei giochi olimpici 2024, il governo dovrà, tra l’altro: «individuare, in collaborazione con l’amministrazione comunale, le più opportune localizzazioni coerenti con le linee di sviluppo, di crescita e di riqualificazione stabilite dalla comunità cittadina e dai competenti enti locali, investendo su opere pubbliche funzionali allo svolgimento delle gare ma che dopo l’evento possano essere riconvertite diventando fruibili e funzionali allo sviluppo urbano e del movimento sportivo e avendo cura che tale patrimonio contribuisca alla crescita della pratica sportiva diffusa e popolare, oltre che quella professionistica e di più alto livello». Il governo dovrà poi «ad operare per la predisposizione di un programma di opere e interventi in coerenza con gli indirizzi dell’Agenda Olimpica 2020; promuovere, in preparazione dell’evento, momenti di studio e approfondimento sulla storia e sulle finalità dei Giochi Olimpici nelle scuole di tutto il territorio nazionale; sottoporre, d’intesa con il comune di Roma Capitale, il programma degli interventi olimpici ad un’ampia campagna di informazione, di consultazione e di partecipazione dei cittadini dei territori interessati, per dare al programma stesso un carattere aperto e trasparente». «Siamo favorevoli alle Olimpiadi. Ma vogliamo ricordare a tutti, a partire dell’ineffabile Montezemolo, che a Roma vediamo ancora i cadaveri di cemento lasciati dai Mondiali di nuoto. E che ancora paghiamo i debiti dei mondiali del ’90. La stazione di Farneto è costata 15 miliardi di lire per restare aperta quattro giorni. Questo non lo vogliamo più». Lo ha detto Stefano Fassina, candidato sindaco di Roma, parlando alla Camera nella dichiarazione di voto sulla mozione di cui è primo firmatario per chiedere un referendum consultivo a Roma sulle Olimpiadi. «Chiediamo di far svolgere il referendum per scegliere tra Olimpiadi e mobilità sostenibile, per riqualificare le periferie. Per dare sostegno al lavoro, agli imprenditori, agli artigiani, alle imprese edilizie. Per scegliere tra Olimpiadi e invece la costruzione in ogni municipio di impianti sportivi decenti – ha aggiunto Fassina-. Per il riscatto di Roma e dell’Italia non possiamo attendere il 2024. Vinciamo ora la sfida della Roma-Lido, della metro C. Vinciamo ora la sfida della mobilità dei cittadini di Ponte di Nona, costretti a pagare un pedaggio per andare a lavorare. Chiediamo al governo di presentare un piano economico e finanziario e di attendere il referendum dei romani».«A Roma le Olimpiadi del 2024: un desiderio di tutti, una preoccupazione di molti. I romani valutano la prospettiva dei grandi eventi, a cominciare da quello del Giubileo che stiamo vivendo, in termini di investimenti strutturali che possano contribuire a risolvere almeno alcuni dei suoi mali endemici. Traffico convulso, mezzi pubblici in crisi perenne, pessima manutenzione delle strade, decoro smarrito, sciatteria nel restauro del suo enorme patrimonio culturale». Lo dichiara Paola Binetti, deputata di Area popolare (Ncd- Udc) in seguito alla votazione nell’aula di Montecitorio sulle mozioni per la candidatura di Roma come sede delle Olimpiadi del 2014. «La scadenza delle Olimpiadi tra otto anni però rappresenta l’orizzonte giusto per ricominciare a sperare, sempre che i romani tutti siano disposti a rimboccarsi le maniche. A cominciare dalle prossime amministrative, esigendo programmi chiari e concreti, con una identificazione che non si arresta al nome del sindaco, Ma pretende di conoscere in anticipo la squadra che governerà la città». «Roma – aggiunge – ha bisogno di una squadra di governo che la amministri con lo spirito di un lungo ed esigente allenamento, faticoso e leale, responsabile e disponibile a gestire la partita con spirito di vittoria. Avere le olimpiadi in casa, sapere che ci saranno, può aiutare i romani e i loro amministratori a vivere con mentalità sportiva questi anni di preparazione, resistendo alla tentazione delle vittorie dopate, per inseguire il sogno di una Città che torni ad essere, come è sempre stata, Caput mundi! Diamoci da fare fin da ora». «L’Italia è un grande Paese in grado di organizzare un importante evento di portata internazionale così come è stato con Expo, che ha rilanciato la nostra immagine nel mondo. Non dovranno essere Olimpiadi faraoniche, come è accaduto altrove in passato, ma è possibile organizzarle di qualità e con costi contenuti. Questo è possibile se si mette a sistema la potenzialità delle attrezzature sportive già presenti in città e se esse vengono decentrate su tutto il territorio». A dirlo è Rocco Buttiglione, Vice Presidente dei deputati del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc). «In particolare, – conclude – organizzare le Olimpiadi a Roma vuol dire investirsi di una grande responsabilità perché non dovranno essere organizzate nel vuoto ma c’è bisogno di una strategia che punti alla crescita della città. Per questo sarà la futura amministrazione, che verrà scelta dai cittadini con le prossime elezioni di primavera, ad avere questo ruolo importante».«Il dibattito alla Camera – con il ripetuto ricorso agli argomenti e ai dati del nostro dossier sui costi delle olimpiadi, pur senza riconoscere a Radicali Italiani paternità e merito dell’iniziativa – dimostra che ancora una volta siamo riusciti a imporre un’analisi e un tema altrimenti espulsi dall’agenda politica e istituzionale, e mostra purtroppo i deputati vittime, ancor prima che artefici, della mancanza di informazione e conoscenza». Lo dicono Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, e Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma. «Affidare al gioco delle mozioni e quindi al giudizio di questi partiti il dibattito su una scelta rischiosa come la candidatura olimpica – aggiungono – è stata un’iniziativa inutile, e nei fatti antireferendaria. L’esito scontato del voto può infatti avere il solo effetto di supportare e legittimare il metodo Montezemolo e Malagò: cioè una delega in bianco senza indicare progetti, obiettivi, fattibilità e senza indicare quali sarebbero gli strumenti e le modalità dell’ampia campagna di partecipazione e coinvolgimento che si dice di voler promuovere. Insomma i cittadini devono accettare questa »scommessa« di cui nulla si sa, e al contempo si dice loro che è troppo tardi per fare un referendum. Noi crediamo invece che la parola non vada data ai partiti, ma ai cittadini, con un referendum che in base alla legge e allo statuto è possibile promuovere. Per questo invitiamo a smetterla col gioco delle mozioni e a dedicarsi invece al gioco democratico, scendendo in strada con noi a raccogliere le firme per permettere ai romani di esprimersi su questa impresa così delicata per il futuro della città e per le loro tasche. Oggi dalle ore 17 alle ore 20 a Largo Torre Argentina inizieremo la raccolta delle prime mille firme necessarie a depositare il quesito referendario sulla candidatura di Roma ai Giochi olimpici del 2024».

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