Affittopoli, tutti contro Tronca: "Dati vecchi, scoperta acqua calda". Verdi: "Non sia una svendita" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Affittopoli, tutti contro Tronca: “Dati vecchi, scoperta acqua calda”. Verdi: “Non sia una svendita”

– «Le zone grigie secondo noi ci sono. Il censimento prevede decine di migliaia di appartamenti di proprietà del Comune, ma quanti sono quelli che non sono caricati nel censimento e sfuggono alla nostra attenzione? Questa è la sfida». Lo ha detto il commissario di Roma Francesco Paolo Tronca a Uno Mattina su Rai 1. – «Il problema è di metodo e etica, per quanto riguarda l’etica noi questa volta dobbiamo andare fino in fondo, perché lo dobbiamo ai romani ma anche ai dipendenti dell’amministrazione: dobbiamo far vedere che certe cose si possono fare se si vogliono fare. Poi è un problema di metodo, come farle? Oggi abbiamo strumenti che non avevamo anni fa. Stiamo lavorando incrociando le banche dati, un sistema che deve essere implementato, magari con una piattaforma informatica dedicata». Lo dice il commissario Francesco Paolo Tronca a Uno Mattina su Rai 1 parlando delle case del Comune di Roma affittate a prezzi stracciati. Interpellato sul caso di una anziana che paga di affitto 8,27 al mese ma prende solo 400 euro di pensione, risponde: «I casi vanno analizzati puntualmente anche da un punto di vista sociale. Ci sono situazioni che devono essere supportate». «Abbiamo deciso di cominciare con una squadra ad occuparci di questo. Questa squadra si è raddoppiata ora probabilmente si triplicherà, perché dobbiamo individuare questi immobili». Lo ha detto il commissario di Roma Francesco Paolo Tronca a Uno Mattina sul caso delle case del Comune affittate a prezzi stracciati. «Vedremo tutti i municipi senza fermarci. I 574 casi riguardano il municipio I, ora partiranno delle squadre – aggiunge – che faranno accertamenti su pratiche delle singole locazioni, verifiche sul campo e poi vedremo di capire quali sono le reali dimensioni del fenomeno». «Non sta a me accertare le responsabilità finali – chiarisce Tronca -. Dove rileverò situazione di anomalia, sarà la magistratura ordinaria e contabile a valutare caso per caso».

«Il Commissario Tronca ha rimesso sul tappetto il problema della affittopoli capitolina, ma sarebbe scorretto non dire che è stata la giunta Marino a pubblicare per prima i dati dei canoni di affitto degli immobili del Comune di Roma, fin dalla fine del 2013». Lo afferma in una nota il portavoce dei Verdi di Roma Gianfranco Mascia. «Se però qualcuno pensa di approfittare dello sbigottimento generale per svendere il patrimonio pubblico del Comune di Roma, facendo arricchire i soliti noti, ha sbagliato i suoi progetti – prosegue l’esponente ecologista – Noi ci opporremo con forza perché siamo convinti che sia giusto che l’Amministrazione non svenda gli appartamenti in suo possesso ma piuttosto li riassegni adeguando i canoni al mercato e investendo i ricavi per le start-up e le l’innovazione: questo – sottolinea Mascia – permetterebbe di avviare un circolo virtuoso che favorisca l’occupazione giovanile e l’innovazione». «Altro discorso è quello relativo alle responsabilità per questa vergognosa vicenda – conclude Mascia -. Vogliamo sapere chi, tra i dirigenti capitolini, non ha controllato o addirittura ha favorito in questi anni tale situazione: deve essere scoperto e denunciato alla magistratura immediatamente».«L’elenco delle case comunali che circola on line è un elenco datato oltre un anno e la conferma ci è data dal fatto che è stato redatto dalla società Romeo che non gestisce più il patrimonio da oltre un anno. Rendemmo noto come lista Marchini quell’elenco tra il 2014 e il 2015, obbligando la giunta Marino a rispettare la legge e metterlo on line. Il decreto legislativo 33 del 2013 obbliga Tronca in questo caso a pubblicare anche le morosità e titoli. Quindi bene Tronca, ma oggi questa è la novità che ci aspettiamo da lui: pubblichi questi dati nuovi e ci dica in questi mesi quanti canoni ha adeguato, quante morosità ha recuperato e quanti senza titolo sono stati allontanati da questo beni di pregi». Lo dice Alessandro Onorato, ex capogruppo della lista Marchini in Campidoglio.  – «Un anno fa abbiamo denunciato in due trasmissioni sulla Rai quello che oggi emerge. Chi governava allora diceva che era tutto falso. Oggi si scopre l’acqua calda e anche abbastanza in modo vigliacco si scarica la responsabilità ai dirigenti. La responsabilità è politica di chi ha governato in questi anni». Lo ha detto a Radio Cusano Campus Alfio Marchini, secondo quanto riporta una nota dell’emittente. «Basta con questo meccanismo di scaricabarile. È il modo di una sinistra che non è al livello della sua storia. Non è Tronca che sbaglia, è la politica che in silenzio cerca di far dimenticare ai romani di chi è la colpa dello scempio di questo scandalo che penalizza i cittadini romani. Se questi immobili fossero messi a reddito in modo intelligente, si potrebbero abbassare le tasse – continua -. Fra pochi mesi i romani saranno chiamati alle urne e potranno decidere se cambiare le cose o meno, se decideranno di no sarà anche colpa loro. Ci sono interessi privati dietro appalti pubblici. Si è governato promettendo case in cambio di voti. Ora però i soldi sono finiti. Il voto di scambio, gli immobili di scambio non devono esistere. Questo meccanismo è la foto di un sistema che va avanti da decenni. Il dirigente firma e avalla una visione politica sbagliata, ma dire che da 20 anni nessuno sa qual è il patrimonio immobiliare di Roma per colpa dei dirigenti è ridicolo. Il dirigente esegue quello che la politica gli dice di fare. Prima si punisce chi ha la responsabilità politica, poi anche chi ha avallato queste scelte. Ci fosse stato un politico che abbia detto di aver sbagliato».

«Il Commissario Tronca ha rimesso sul tappeto il problema della affittopoli capitolina, ma sarebbe scorretto non dire che è stata la giunta Marino a pubblicare per prima i dati dei canoni di affitto degli immobili del Comune di Roma, fin dalla fine del 2013». Lo si legge in una nota del portavoce dei Verdi di Roma Gianfranco Mascia che aggiunge: «Se però qualcuno pensa di approfittare dello sbigottimento generale per svendere il patrimonio pubblico del Comune di Roma, facendo arricchire i soliti noti, ha sbagliato i suoi progetti – prosegue l’esponente ecologista -. Noi ci opporremo con forza perché siamo convinti che sia giusto che l’Amministrazione non svenda gli appartamenti in suo possesso ma piuttosto li riassegni adeguando i canoni al mercato e investendo i ricavi per le start-up e le l’innovazione: questo permetterebbe di avviare un circolo virtuoso che favorisca l’occupazione giovanile e l’innovazione». «Altro discorso è quello relativo alle responsabilità per questa vergognosa vicenda – conclude Mascia -. Vogliamo sapere chi, tra i dirigenti capitolini, non ha controllato o addirittura ha favorito in questi anni tale situazione: deve essere scoperto e denunciato alla magistratura immediatamente».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login