Lazio, per i cori razzisti due turni di chiusura alla curva nord | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Lazio, per i cori razzisti due turni di chiusura alla curva nord

– L’attesa stangata, due giornate di chiusura della Curva Nord e 50mila euro di multa, è arrivata puntuale a sanzionare la nuova vergogna dell’Olimpico, ma il caso degli ululati razzisti contro Koulibaly in Lazio-Napoli solleva anche interrogativi sulla gestione dell’ordine pubblico. Nel referto consegnato al giudice sportivo, l’arbitro Irrati dichiara di aver sollecitato l’intervento dello speaker dello stadio per far interrompere i cori razzisti, ma di averlo ottenuto solo dopo la sospensione del gioco. Sempre secondo l’arbitro pistoiese, lo stop definitivo – nonostante i cori siano proseguiti – è stato evitato su indicazione del responsabile dell’ordine pubblico. Insomma, fosse stato per Irrati la partita sarebbe finita con ampio anticipo, con conseguenze disciplinari ancora più gravi per la Lazio, comunque sconfitta sul campo dal Napoli. La conferma che i cori razzisti all’Olimpico sono proseguiti anche dopo la ripresa del gioco, al termine dei 4′ di interruzione, viene dal giudice sportivo, Giampaolo Tosel che ha citato il rapporto degli ispettori della Procura Figc. «Da quel momento – hanno scritto gli ispettori – nonostante l’annuncio fosse stato ripetuto altre tre volte, i buu venivano nuovamente ripetuti ogni qualvolta che il calciatore Koulibaly entrava in possesso di palla». Il rigurgito razzista che sembrava in calo – al contrario degli immancabili cori di discriminazione territoriale, uditi anche ieri sera nei confronti dei napoletani e comunque sanzionati – ha un’altra possibile chiave di lettura per quanto riguarda il caso della Lazio. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, parla di «segnali di critica verso la squadra o la società» da parte della tifoseria biancoceleste, «autolesionista perché sa che le sanzioni scattano in automatico», e tende ad escludere una «volontà discriminante». Di tutt’altro avviso è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che su twitter ha scritto «Forza Koulibaly, siamo tutti con te. Il razzismo fa schifo. Il razzismo negli stadi fa schifo due volte». Il n.1 dello sport italiano ha comunque apprezzato il comportamento dell’arbitro: «Bene ha fatto Irrati ad applicare il regolamento. È giusto che i tifosi della Curva Nord dell’Olimpico vengano puniti», ha detto ancora Malagò, che ha poi avuto parole di apprezzamento per il gesto del difensore del Napoli che ha donato la sua maglia a un giovane tifoso. Quale che sia la motivazione dell’accanimento dei tifosi contro Koulibaly, la Lazio – i cui legali attendono di studiare le motivazioni prima di decidere sul ricorso – ha pagato cara anche la recidiva. Un anno fa, il giudice sportivo aveva sospeso la sanzione della chiusura per un turno della Nord inflitta per gli insulti a Niang ed Edenilson durante una partita con il Genoa del 9 febbraio scorso. Tra pochi giorni sarebbe stato tutto archiviato. Invece, per caso o per scelta, i ‘buu’ sono tornati, molto puntuali.

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