Non solo musei, arriva la giornata dei teatri | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Non solo musei, arriva la giornata dei teatri

– Il ballo in maschera di Verdi, gustato tra i velluti rossi e gli stucchi dorati dello splendido Costanzi, il teatro dell’Opera di Roma. O il Giardino dei ciliegi di Cechov allo Stabile di Torino. Ma anche un concerto da Camera, uno spettacolo di danza, il mimo, l’avanguardia, spettacoli per ragazzi. Frutto di un accordo con l’Agis, arriva il 22 ottobre la Giornata del Teatro. Con porte aperte gratis «mattino, pomeriggio e sera» in tutti i teatri d’Italia. Obiettivo «allargare la platea degli spettatori», spiega alle commissioni Cultura riunite di Camera e Senato il ministro Franceschini. E dopo il successo delle domeniche gratuite al museo, trovare un modo per portare gli italiani, anche quelli che in una platea non hanno mai messo piede, «ad innamorarsi del teatro». La firma dell’intesa tra la direzione generale dello spettacolo e l’Associazione Generale dello Spettacolo è di ieri sera, Franceschini approfitta di un incontro con la collega dell’istruzione Giannini per progetti di spettacolo legati alla scuola, per parlare dell’iniziativa. «Si farà il 22 ottobre 2016, ma l’idea è di ripeterla ogni anno», precisa, spiegando che l’intenzione è un po’ quella di una giornata di festa legata allo spettacolo dal vivo, dalla prosa all’opera, dalla musica alla danza e ai teatri di tradizione, ma soprattutto aperta a tutti e in tutto il paese. Il presidente dell’Agis Carlo Fontana è con lui: «È un modo per dare il giusto rilievo ad un settore, quello dello spettacolo, che è cultura tanto quanto i beni materiali», commenta con l’ANSA. Gli operatori, spiega, ci contano, guardando al successo ottenuto dai musei, sperano veramente in un rilancio. Per il settore, sottolinea soddisfatto il dg per lo spettacolo del Mibact, Ninni Cutaia, «è un accordo storico». E se da Roma il direttore dell’Eliseo Luca Barbareschi boccia impietosamente l’iniziativa («siamo in campagna elettorale?») incitando addirittura al boicottaggio, dal Piemonte il direttore dello Stabile di Torino Filippo Fonsatti, che è anche presidente dell’associazione dei teatri stabili, è già pronto con il suo programma e applaude convinto: «Ci siamo messi a disposizione – commenta al telefono con l’ANSA – da parte nostra c’è anche un senso di responsabilità, percepiamo lo sforzo che sta facendo il governo per la cultura». Mentre Gigi Proietti, che pure già sa che il 22 ottobre non sarà in scena, si dice comunque a favore: «Qualsiasi cosa si faccia per attrarre un po’ di pubblico a teatro è benvenuta». Tant’è, per ora siamo al progetto, i particolari sono ancora da mettere a punto (una prossima riunione per fissare una piattaforma di eventi, anticipa Fonsatti, è stata fissata per marzo), le linee di fondo però sono tracciate. La Giornata del Teatro si farà sempre a fine ottobre, a partire dal 2017 il terzo sabato del mese, perché quello è il momento in cui prendono il via le stagioni, ma anche un periodo buono per coinvolgere le scuole. E proprio per attrarre il più persone possibile, è stato scelto il sabato, così da permettere «una festa che occupi tutta la giornata», A Montecitorio, mentre difende la sua ultima riforma, il ministro sottolinea infervorato la necessità di avvicinare alla cultura più italiani possibile. Le cose, dice, «stanno già cominciando a cambiare, i consumi di cultura risalgono. Basta essere il Paese in cui si comprano meno libri e si va al cinema e al teatro meno degli altri».

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