Campidoglio, Marino mostra i muscoli e attacca: “Non votate Pd le primarie sono una farsa”

Ci va giù pesante il chirurgo dem che oggi si scaglia ancora una volta contro il suo partito, lancia nel frattempo una 'Leopolda marziana' per costruire un programma condiviso

Nella corsa al Campidoglio la spina nel fianco del Pd si chiama Ignazio Marino. L’ex sindaco di Roma scalda i muscoli e si prepara a ricandidarsi col supporto di una lista civica ‘marziana’. E lancia un appello agli elettori dem: «Non andate a votare alle primarie. Sono una farsa». Nel centrodestra intanto Guido Bertolaso declina l’invito di Silvio Berlusconi a candidarsi sindaco, mentre le quotazioni di Alfio Marchini, come espressione del centrodestra, salgono sempre più. «Non mi riconosco più nel Pd di Matteo Renzi. Dovremmo invitare il Pd a rinunciare a primarie farsa a Roma perché il partito ha tradito le primarie del 2013». Ci va giù pesante il chirurgo dem che oggi si scaglia ancora una volta contro il suo partito. E lo fa parlando alla prima assemblea pubblica di ‘Parte civile. Marziani in movimento’, associazione nata per supportarlo e che potrebbe trasformarsi nell«arma vendetta’ contro il Pd renziano: ovvero una lista civica per il bis della sua corsa al colle capitolino. »Un vero democratico non deve andare a votare alle primarie per dare un segnale chiaro – dice Marino, in attesa del momento giusto per annunciare la sua ricandidatura – Si deve iniziare a costruire una forza civica per arrivare a una candidatura a sindaco. Ai partiti che vogliono sostenere questa forza civica dico: rinuncino ai loro simboli e si uniscano a questa forza civica«. Il popolo della rete, e non solo, è sceso oggi in campo per difendere l’ex sindaco ‘marziano’. ‘Parte civile’, nata dal gruppo Facebook ‘Io sto col Sindaco Ignazio Marino’, lancia nel frattempo una ‘Leopolda marziana’ per costruire un programma condiviso. »Il sogno è che Marino si ricandidi alle comunali – confessa la presidente del movimento Emilia La Nave – Saremmo felici se lo facesse«. E non a caso il motto del movimento è la frase ‘Siamo realisti, vogliamo l’impossibile’ di Ernesto Che Guevara più volte citata da Marino. Presente all’iniziativa di oggi il candidato sindaco di Roma Stefano Fassina, anche lui d’accordo sul fatto che le primarie del Pd »hanno ben poco senso«. Da diversi giorni circolano indiscrezioni in casa Sel che parlano di un progetto ‘abbandono Fassina’, cioè l’ipotesi di ‘scaricare’ il candidato di Sinistra italiana per andare ad appoggiare il vincitore alle primarie del centrosinistra e arrivare alle urne con la rodata coalizione Pd-Sel, tanto invocata dai minisindaci della Capitale e da un Pd sempre più perplesso su una vittoria senza i vendoliani. »Il dialogo con Marino non è mai stato interrotto«, confessa il leader di Si. E a chi gli chiede se sia pronto a fare un passo indietro e appoggiare la ricandidatura di Marino risponde: »Sono disposto a mettere insieme le forze sane e fare le primarie. E andare avanti con chi vince le primarie«. Nel centrodestra salgono sempre più le quotazioni di Alfio Marchini, che ieri ha invocato unità per »vincere al primo turno«. Ieri sera è tramontata definitivamente l’ipotesi della candidatura di Guido Bertolaso. L’ex capo della Protezione civile ha inviato una lettera a Silvio Berlusconi in cui annuncia il suo forfait »per motivi personali« (un suo famigliare è gravemente malato e Bertolaso non se la sente di prendere impegni) . Forza Italia a questo punto potrebbe puntare tutte le sue forze sull’imprenditore romano, ‘unto’ dall’endorsement non solo del Cavaliere ma anche di Matteo Salvini. Ora toccherà aspettare le mosse delle altre anime del centrodestra. Francesco Storace ha già tirato il freno a mano su Marchini. »È un candidato di sinistra« ha tuonato ieri aggiungendo »non c’è nessuno che possa guidare Roma meglio di me«