Norme anti-cicche, Codacons: "Ennesimo annuncio pubblicitario". Ospol: "Controlli impossibili" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Norme anti-cicche, Codacons: “Ennesimo annuncio pubblicitario”. Ospol: “Controlli impossibili”

Quella delle norme ‘anti cicche’ «è solo uno dei tanti annunci pubblicitari, come quello sui centurioni e sui risciò che dovevano sparire e invece si sono solo spostati di qualche metro o dei camion bar, che ora sono di nuovo al loro posto». Così il presidente del Codacons Carlo Rienzi, commenta con l’Adnkronos le norme ‘anti mozziconi’ entrate in vigore lo scorso 2 febbraio dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale il 18 gennaio scorso e che prevedono, tra le altre cose, multe salate per chi butta i mozziconi di sigaretta a terra. Per Rienzi la colpa non si può dare solo ai vigili, «le multe le potrebbe fare pure la polizia o gli ausiliari del traffico, dipende da quello che decide il Comune. Comunque -conclude- queste norme ci fanno solo ridere, non ci crediamo neanche un pò». – Da quando sono entrate in vigore le norme ‘anti cicche’ «I vigili sono in ‘allarme’ ma siamo troppo pochi e controllare tutti i cittadini che buttano i mozziconi per strada è impossibile». È quanto sottolinea all’Adnkronos Luigi Marucci, responsabile Nazionale del dipartimento polizia locale Ospol-Csa, in merito alle norme ‘anti cicche’ entrate in vigore lo scorso 2 febbraio, dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale il 18 gennaio scorso e che prevedono, tra le altre cose, multe salate per chi butta i mozziconi di sigaretta a terra. «I vigili sono appena 6mila -spiega- mentre la pianta organica dell’amministrazione comunale ne prevede 8.500, quindi mancano all’appello ben 2.500 agenti. Abbiamo da svolgere oltre 100 compiti al giorno e la maggior parte del personale della polizia locale viene impiegato nei servizi contro l’abusivismo edilizio o per la sicurezza, soprattutto in un momento in cui l’allarme terrorismo è così alto, come si fa a trovare dei vigili che si occupino anche dei mozziconi di sigaretta?». «È chiaro -continua Marucci- che se vediamo qualcuno che butta una cicca di sigaretta lo multiamo ma è molto difficile perché bisogna coglierlo sul fatto». Per il sindacalista una soluzione potrebbe essere quella del ‘vigile di quartiere’, «come fanno a Milano -racconta- ma a Roma è impossibile perché prima bisognerebbe assumere i 2 mila giovani che sono in sospeso e sono idonei al concorso per entrare nella polizia municipale». Infine Marucci tiene a precisare che «il compito di togliere i mozziconi dalle strade non spetta a noi ma all’Ama, prima di fare una legge ‘anti cicche’ -conclude- bisognava pulire le strade e munirle di posacenere, così sarebbe stato più facile far rispettare le regole».

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