La nuova Roma, la Samp si sveglia tardi. Spalletti vince e striglia i suoi | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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La nuova Roma, la Samp si sveglia tardi. Spalletti vince e striglia i suoi

– La Roma monetizza al meglio il posticipo della 24/a giornata, batte la Samp (2-1), incassa i tre punti e, soprattutto, si porta a -2 dal 3/o posto milionario: Fiorentina e Inter ora sono a portata di mano. Contro il bel passato (Montella) e le paure mai dimenticate (l’harakiri contro i blucerchiati il 25 aprile 2010 che costò lo scudetto a Ranieri) i giallorossi inanellano la 3/a vittoria di fila, anche se come contro il Sassuolo dopo un’ora di bel gioco vanno in affanno e solo una grande parata di Szczensy all’87’ e soprattutto la traversa di Cassani al 92′ evitano che la serata si trasformi in amarezza. Per una buona ora c’è però la conferma che la cura Spalletti comincia a dare i frutti. Il tecnico toscano sorprende tutti e lascia Dzeko in panchina confermando il modulo elastico visto contro il Sassuolo, con Salah-Florenzi dietro a Perotti (altra prova maiuscola dell’ex genoano), mentre Montella nella rifinitura deve ridisegnare il suo undici per l’improvviso forfeit di Moisander: dentro Barreto e difesa a 4 con Muriel supportato da Correa-Soriano. Nella Roma di oggi il modulo è una variabile che muta in corso d’opera: si parte con il 3-5-2 che in fase di possesso si trasforma in un 3-4-3 (con Salah ed El Shaaarawy larghi per Perotti ‘falso nueve’ e Florenzi incursore). Numeri a parte, la certezza è il ‘Garcia addio’: niente più lanci o fiondate in avanti per i centometristi africani, ma un gioco più corale fatto di fraseggi nello stretto e di movimenti di scarico. Un dai e vai continuo e un interscambio di ruoli dove ovviamente non ci sono ancora tempi e cadenze perfette, ma i movimenti, uniti alla qualità degli interpreti, danno finalmente il senso del gioco. Al 20′ splendida azione dei giallorossi con con 4 tocchi liberano El Shaarawy tutto solo dal dischetto che resta basito da tanta grazia e spara alla stelle. Un paio di volte i doriani riescono anche a sfondare (l’ex Zukanovic si becca anche il giallo per fermare Correa) ma al momento di concludere in area non c’è nessuno. La svolta arriva proprio a 30« dal 45′: fa tutto Florenzi che si fa tutto il campo prima di accentrarsi e servire El Shaarawy il cui tiro deviato da Cassani diventa un assist involontario per il n.24 giallorosso che di testa infila Viviano all’angolino. La ripresa inizia con i fuochi artificiali con Perotti che al 5′ ottimizza al meglio un assist di El Shaarawy. Sembra tutto fatto ma un tiro quasi a casaccio dal limite di Fernando viene involontariamente deviato da Pjanic alle spalle di Szczesny. L’ ‘accidenti’ ha il pregio di risvegliare i doriani e mettere un po’ di pressione ai giallorossi. Spalletti prova a svegliarli: dentro Dzeko per Maicon con Florenzi che si abbassa e il ‘tuttocampista’ Perotti che prende il suo posto. Montella gioca il tutto per tutto (4-3-3) inserendo Qugliarella, Alvarez e il fischiatissimo Cassano, che in 15 smista palle e offre assist a go-go. L’occasionissima ce l’ha sul piede al 42′ proprio Cassano che si trova a tu per tu con Szczesny che salva porta e risultato. In pieno recupero Dodò spara dal limite ma ancora l’estremo difensore polacco è bravo a neutralizzare, poi è la sfortuna a far compagnia ai doriani che prendono l’incrocio dei pali con Cassani (92′) a Szczesny battuto. Forse troppo poco per la Samp per guadagnarsi il punticino. Un girone fa la Roma di Garcia mostrò le prime crepe perdendo proprio contro i blucerchiati: adesso 19 gare dopo la Roma spallettiana ha la possibilità di ripartire e davanti a sé un bel cammino (Carpi, Palermo, Empoli) che potrebbe dare nuova linfa alle sue ambizioni. Una Roma meno bella ma che contro la Sampdoria ottiene la terza vittoria di fila, cosa che non accadeva da ottobre. Per Luciano Spalletti però si può fare sempre meglio e oggi non ha mancato di strigliare i suoi per il finale thriller: «Abbiamo vinto senza essere spumeggianti e belli. Sul 2-0 doveva essere tutto più facile e invece non riesco a capire l’involuzione», tuona al fischio finale. «La Roma – prosegue Spalletti – deve spiegarci cosa vuole fare, perché quando sembra aver preso la giusta strada poi ritorna indietro. Anche oggi la vittoria era abbastanza gestibile e invece dal gol preso si è invertito tutto il proposito iniziale. Dobbiamo fare di più». Una vittoria che tuttavia per Spalletti «è meritata, ma non possiamo soffrire così e avere queste involuzioni all’interno della stessa gara. La classifica non la guardiamo ma può dare fiducia». Quella che servirebbe a Edin Dzeko, oggi impiegato solo negli ultimi 25′: «Fino a che si continua a chiedere di lui vuol dire che sta avendo delle difficoltà ma è stato anche sfortunato». Mentre Totti è rimasto ancora una volta in panchina: «Non mi sembrava la partita per lui, ma credetemi ho a cuore Totti più di voi – afferma il toscano -, lui ci vuole essere sempre, quando mi farà vedere che da qualcosa in più rispetto agli altri perché non lo devo far giocare? Assoluto rispetto per quello che è il campione, la storia e quello che ha determinato. Ma c’è da stare attenti, ha una certa età». Chi è entrato alla perfezione negli schemi offensivi è invece Perotti, oggi al suo primo gol dopo sole due presenze in giallorosso: «Ho lasciato il cuore al Genoa e segnare alla Sampdoria mi rende felice – spiega l’argentino – arrivare e giocare subito ti dà una fiducia grandissima: i miei compagni mi hanno ricevuto molto bene». Era «troppo importante vincere», spiega Florenzi, che aveva bisogno della fiducia di Spalletti dopo l’avvicendamento di Garcia: «Il mister oggi mi ha dato un grande segnale di fiducia visto che mi ha fatto giocare dopo un periodo di inattività». Mastica invece amaro Vincenzo Montella: «Meritavamo il pareggio, non siamo fortunati ma dobbiamo essere ottimisti», dice il tecnico blucerchiato a fine match. «Dopo il 2-0 abbiamo fatto un grande secondo tempo, c’è tanto da recriminare in termini di sfortuna ma la squadra ha fatto bene». Visto il suo impatto, forse era il caso di far entrare Cassano prima degli ultimi 10′: «Ma le partite sono fatte di tante fasi – glissa Montella – Antonio è entrato bene ma è anche la Roma che è calata un po’ nel finale e noi siamo cresciuti in autostima». La classifica però vede la Samp in caduta libera e a soli 4 punti dalla zona retrocessione: «Nelle ultime tre gare non meritavamo mai di perdere e invece ci troviamo con un solo punto – conclude -, ma non sono preoccupato, anzi vedo la luce perché c’è tanta qualità per e chiudere bene la stagione».

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