Roma 2024 svela il dossier: da giochi low cost più Pil e occupazione | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma 2024 svela il dossier: da giochi low cost più Pil e occupazione

Trasparenza, budget low cost, cultura dell’accoglienza, valorizzazione del patrimonio per la «più grande festa dello sport». E un lascito importante: 177mila nuovi occupati e un pil che negli anni 2017-2023 crescerebbe del 2,4%. Roma svela le carte del dossier con cui tenta la scalata per riportare nella Capitale le Olimpiadi, con un auspicio: che come accaduto nel 1960 anche nel 2024 diventino «il crocevia di una nuova crescita contrassegnata da qualità e sostenibilità». Il messaggio è del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ed è con l’augurio del capo dello Stato che si alza il sipario sul progetto ora al vaglio del Cio, insieme a quelli delle altre candidate: Parigi, Budapest e Los Angeles. Il 13 settembre del prossimo anno a Lima si conoscerà la città vincitrice. Roma ci riprova, insomma, dopo la marcia indietro per il 2020 e lo fa con un progetto che non lascerà «cattedrali nel deserto», sottolinea il presidente del comitato promotore Luca di Montezemolo, e in cui la spesa complessiva sarà di 5.3 miliardi (decisamente al ribasso rispetto alle ultime edizioni estive, «è il più basso nella storia dei Giochi» ha sottolineato il n.1 del Coni Giovanni Malagò). Un budget la cui spesa effettiva, spiegano, sarà di 2.1 miliardi, i restanti 3.2 (per impianti temporanei e spese di gestione, compresi gli 800 milioni per la sicurezza) rientreranno tutti dal ricco contributo del Cio, sponsor, merchandising e biglietti. Un progetto in cui ‘la grande bellezza’ della Capitale non farà solo da sfondo: tre i poli, lo storico Foro Italico tempio di nuoto, atletica e delle cerimonie (lo stadio Olimpico potrebbe ospitare anche la finale del calcio, in ballottaggio, se nascerà, anche con l’impianto della Roma). La Fiera di Roma che include anche un parco naturalistico con bacino per canoa, canottaggio e nuoto di fondo, e Tor Vergata dove nascerà il villaggio olimpico. «Una scelta obbligata, altrimenti la candidatura non sarebbe stata competitiva» ha spiegato Malagò nella lunga kermesse al Palazzo dei Congressi dell’Eur: perché è lì, in quello spicchio di Roma Sud, dove già sorge l’Università e il polo ospedaliero, che gli atleti vivranno la loro Olimpiade. Previsti 17mila posti letto (diventeranno alloggi in parte già richiesti tra ateneo e ospedale), ma anche una temporary hall e le vele di Calatrava (basket e pallamano) per cui servono 400 milioni. L’olympic lane sul raccordo garantirà l’accesso a tutta l’area. Ma tutta la città sarà protagonista per Olimpiadi e paralimpiadi: l’Eur, i Pratoni del Vivaro, Villa Ada, Piazza di Siena, Saxa Rubra con il polo media con Ibc e Mpc. E la Roma antica: le Terme di Caracalla, i Fori imperiali, l’Arco di Costantino teatro, nel dossier, degli arrivi di marcia e maratona, e ancora il Circo Massimo. E al centro (tra piazza Navona e l’Arco di Costantino) è prevista la ‘parata degli atleti’, una novità proposta da Roma, per «riunire i medagliati e far vivere loro la festa olimpica» dice Diana Bianchedi, olimpionica della scherma, coordinatrice generale di Roma 2024, protagonista del tour del force che ha dato grande slancio al progetto. Ma sarà anche l’Olimpiade di tutta l’Italia, con undici città coinvolte nel calcio (da Udine a Palermo) e Cagliari, eletta per la vela. «Sarà una sfida affascinante» il messaggio del presidente del Cio, Thomas Bach che adesso sul tavolo a Losanna ha i quattro dossier delle candidate. Con Sergio Castellitto a promuovere il brand capitolino («Le Olimpiadi cambieranno il volto della città»), e altre istituzioni della cultura pronte a dare il loro contributo (anche l’inno che accompagnerà la corsa romana ha già una firma di eccellenza, quella di Ennio Morricone), con il mondo dello sport riunito (dall’ex ct mondiale Marcello Lippi a Nino Benvenuti), Roma lancia la sua sfida: che, come dice Mattarella, solleciterà «la progettualità del Paese» intero. In prima fila i campioni del passato e quelli del futuro, le mamme Bianchedi e Fiona May con le figlie, già atlete, alle quali consegnano il testimone per i Giochi che verranno. Sostenibili, a costi ridotti e con un obiettivo: la legacy, lasciare al mondo una città migliore.Saranno Giochi ‘low cost’ ma avranno un impatto ‘high benefit’ in termini di Pil, occupazione e contabilità sociale. Se Roma 2024 riuscirà a vincere la corsa olimpica contro Parigi, Amburgo, Budapest e Los Angeles, la prima medaglia sarebbe sicuramente di sapore economico, con un Pil che aumenterebbe di 0,4 punti in più (fino al 2,4%) che si tradurrebbe in una crescita occupazionale di 177mila nuovi posti di lavoro, di cui 48 mila direttamente collegate ai lavori preparatori dei Giochi: e’ questo lo spaccato dell’analisi di sostenibilità economica, analisi di convenienza economica e analisi di impatto, presentato oggi a Roma dal comitato promotore di Roma 2024, che contribuisce a chiarire la portata costi-benefici del progetto a cinque cerchi della candidatura italiana. Lo studio porta la firma degli economisti del Ceis di Tor Vergata: tra gli scenari più ottimistici e quelli meno favorevole, sono state indicate le proiezione di media. Al di la’ delle previsioni e delle proiezioni, saranno di sicuro Giochi low cost, i più bassi della storia come voluto dal Cio: i costi (di investimento e operativi) dell’organizzazione di Roma 2024 ammonterebbero a 5,3 mld, mentre i benefici provenienti da incassi (sponsorizzazioni – c’è già il sì di Alitalia, Bnl e Unipol Sai – per 615 milioni, merchandising, vendita dei biglietti, il contributo Cio di 1,046 mld), arriverebbero a 3.2 miliardi, costi di gestione e sicurezza (800 milioni) inclusi. I 2,1 mld che mancano nel computo del dare-avere rappresentano il costo degli impianti permanenti (il villaggio olimpico, Ibc e main press center, la cycling arena, il parco naturalistico), una sorte di dote infrastrutturale per la città. Tradotto in numeri, se Roma il 13 settembre 217 a Lima dovesse essere scelta per ospitare la XXXIII edizione dei Giochi, può a rigor di studiosi immaginare che l’organizzazione porti ad una crescita del Pil della Regione Lazio, inclusa Roma, nel periodo 2017-2023 (il cosiddetto periodo di cantiere) del 2,4%, con un aumento in media d’anno intorno di +0,4 punti rispetto alla crescita stimata in assenza delle Olimpiadi. In buona sostanza, Roma 2024 porterebbe un valore aggiunto pari a 14,5 miliardi di euro, contro i 10,599 stimati senza il progetto olimpico, con un income netto di 3,961 miliardi di euro. Il solo reddito delle famiglie, segnalano gli indicatori di impatto nel periodo di cantiere, arriverebbe a 10,7 miliardi, quasi 3 in più rispetto ad una Roma ‘non olimpica’ (7,804 mld). Ne trarrebbero vantaggio anche le entrate fiscali che, grazie ai redditi più ricchi, salirebbero sopra i 3 miliardi (3,199), contro i 2,3 stimati senza il progetto a cinque cerchi: 867 milioni di euro in più. Tra l’altro, l’effetto volano sull’occupazione non si stonerebbe con la fine del 2024: nel decennio successivo alle Olimpiadi infatti, stima il Ceis, il modello economico utilizzato proietta un incremento dell’occupazione pari ad altre 90.000 unità di lavoro, ‘figlie’ dell’incremento di efficienza delle infrastrutture (soprattutto quelle sportive) e dell’espansione dei servizi e delle attività economiche correlate.

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Una risposta a Roma 2024 svela il dossier: da giochi low cost più Pil e occupazione

  1. pere 20 settembre 2017 a 18:01

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