Centrodestra, proposta primarie il 13 marzo. Marchini vuole la spinta civica, Bertolaso punta sul degrado | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Centrodestra, proposta primarie il 13 marzo. Marchini vuole la spinta civica, Bertolaso punta sul degrado

«Noi proponiamo primarie il 13 marzo per bloccare definitivamente l’emorragia di una parte del centrodestra confuso più che mai». Lo scrive in una nota il coordinatore dei Conservatori e Riformisti del Lazio, Luciano Ciocchetti. «Il centro destra non merita di farsi del male solo per colpa di pochi. Noi proponiamo buon senso, ed è per questo che la proposta di Raffaele Fitto di elezioni primarie (vere: partecipa chi ha documento e tessera elettorale, quindi no a consultazioni casuali e confuse) il 13 marzo, una settimana dopo quelle del Pd, è perfetta. Noi sosteniamo Marchini #conRoma – conclude Ciocchetti – per dare una possibilità vera di sviluppo a questa città. Dobbiamo attrarre tutti coloro alternativi al Pd e Cinquestelle».

«La proposta di elezioni primarie il 13 marzo è intrigante anche se in zona Cesarini. Spero che anche nel centrodestra si leggano le agenzie che riferiscono l’annuncio e si decidano ad accettare l’idea che il popolo si possa esprimere. Una platea così ampia darebbe forza enorme al candidato vincente. Bertolaso non abbia paura del confronto democratico». Lo scrive in una nota Francesco Storace, candidato Sindaco di Roma.– «Orfini ha la faccia davvero tosta. Se è vero che non si comprende che succede tra i leader del centrodestra, il Pd di Roma e’ l’ultimo partito a poter parlare: Marino lo avete voluto, votato e azzoppato voi. Tacete». Lo scrive in una nota il segretario nazionale de La Destra, Francesco Storace, candidato Sindaco di Roma.– «Se lo votate può darsi». Così il candidato sindaco de La Destra Francesco Storace rispondendo a chi gli chiedeva se gli elettori di centrodestra «moriranno democristiani». Rispondendo alle domande di un radioascoltatore di Tele Radio Più Storace ha spiegato di aver messo in campo la sua candidatura «proprio per evitare questo». Poi, in merito al sostegno di Ncd a Marchini, appena confermato dal ministro Beatrice Lorenzin, Storace ha sottolineato di non sapere «nemmeno se hanno la forza di presentare una lista proprio partito. Parliamo di una cosa che non c’è in natura». 

– «Sono contro il mito della società civile che a mio avviso, però, deve irrorare, ossigenare la politica». È quanto ha dichiarato Alfio Marchini, candidato alla poltrona di sindaco di Roma partecipando all’assemblea, che si sta svolgendo all’Auditorium Conciliazione, organizzata da Francesco Rutelli e dalla ‘Prossima Roma’. Alfio Marchini si dice disposto ad accettare convergenze su un fronte più ampio. «Nessuno vi chiede di rinnegare nulla -ha detto rivolgendosi al pubblico presente all’Auditorium Conciliazione-. Ma bisogna assolutamente che la politica e l’esperienza civica si arricchiscano vicendevolmente e si contengano l’un l’altro». Nel corso del suo intervento Alfio Marchini ha ricordato come, dopo un terribile incidente di cui fu vittima il figlio, abbia deciso di spendere tempo ed energia per la sua città. «Andai a trovare Francesco Rutelli, allora sindaco di Roma, dicendogli che volevo offrire una parte della mia vita a questa città. Lui cercò di dissuadermi, ma non ci riuscì. Purtroppo oggi -ha proseguito Alfio Marchini- la spinta propulsiva della nostra città si è affievolita. Non è più tempo delle denunce, ma finalmente delle proposte». «È possibile che il 90% dei cittadini non paghi il biglietto dei mezzi pubblici? -Si domanda ancora- è un problema risolvibile facendoli entrare tutti dalla porta anteriore».


– «Adesso è tutto più chiaro. All’Auditorium e’ andata in scena la musica dei poteri forti orchestrata dalla Roma degli affari.Tutti insieme, appassionatamente alla corte del Pd e di Marxini. Due facce della stessa medaglia. Una santa alleanza, temiamo, non proprio protesa a ricercare gli interessi della città, delle sue famiglie e del suo ceto produttivo». È quanto dichiarano in una nota congiunta gli esponenti di Fdi-An, Lavinia Mennuni e Federico Guidi. «Se il futuro della Capitale è la Prossima Roma dell’Auditorium – scrive in un’altra nota Fabrizio Ghera – abbiamo la conferma che chi oggi non era presente ha fatto la scelta giusta. Rutelli in livrea ha fatto accomodare il mondo degli affari per servire un bel piatto all’invitato Marxini. Non ci piacciono i banchetti, men che mai quelli dove si respira aria di consociativismo. Rutelli ha messo i guanti bianchi e Marxini ha tolto la maschera», conclude l’esponente di Fdi-An.

«Rudolph Giuliani e la sua tolleranza zero sono un esempio da seguire anche per la nostra città». Lo ha detto il candidato sindaco di Roma, Guido Bertolaso, nel corso di un’intervista a Tgcom24. «Me ne parlò direttamente – rivela Bertolaso – nel periodo in cui era sindaco di New York, io ero numero due dell’Unicef al Palazzo di Vetro. La città allora non era nelle condizioni splendide in cui è oggi e c’erano molti problemi, soprattutto per i bambini, quelli abbandonati, di strada, che non vedevano rispettati i loro diritti. Parlai con Giuliani e mi spiegò quale sarebbe stata la sua strategia d’azione, l’ho seguito per gli anni in cui sono stato a New York e ho constatato che è un esempio da prendere e cercare di tradurre in pratica a Roma, città che si trova – ha concluso – in uno stato anche peggiore di come si trovava New York all’inizio degli anni ’90».– «Se ho deciso di accettare la richiesta dei tre leader del centrodestra di candidarmi per fare il sindaco di Roma, l’ho deciso perché ovviamente voglio vincere: non credo di essere un perdente e non mi è mai piaciuta la sconfitta». Così Guido Bertolaso a Tgcom24. «Ho avuto l’onore di lavorare a Palazzo Chigi, anche se come tecnico, con numerosissimi presidenti del Consiglio, decine di ministri e sottosegretari, politici di ogni ordine e grado: conosco i loro problemi, le loro priorità e il loro linguaggio – continua -. Ho cercato di adeguarmi a loro ma senza perdere la mia identità. Credo che con Salvini ci sia stato semplicemente un grande equivoco: ho parlato con lui un paio di volte al telefono e mi è sembrata una persona concreta. Lui mi ha sempre ribadito: ‘A Roma voglio vincere’, quindi da questo punto di vista parliamo esattamente la stessa lingua. Poi forse qualche mia affermazione da lui è stata mal interpretata e non so quali siano state le altre valutazioni che lui ha fatto per fare le recenti dichiarazioni; ma io credo che tutto possa essere ricomposto e c’è tempo per lavorare insieme e vincere questa sfida, che è drammatica, poiché questa è una città bombardata e rimetterla a posto sarà un intervento di emergenza di dimensioni considerevoli».«#TolleranzaZero contro il degrado». Così dal suo account Twitter il candidato sindaco del centrodestra al Campidoglio Guido Bertolaso.

 Se sarò eletto darò battaglia a degrado e sporcizia». Lo ha detto al Tg5 il candidato del centrodestra Guido Bertolaso che ha lanciato l’hastag #tolleranza zero contro il degrado. «Tolleranza zero contro il degrado – spiega – contro la mancanza di regole, contro microcriminalità che avanza, contro il traffico, contro i mezzi pubblici che non passano, contro le buche, contro i topi». Insieme al cronista, Bertolaso si è recato in Corso Italia: «Abbiamo i cassonetti della spazzatura strapieni, macchine in seconda fila, bancarelle abusive e l’uscita di sicurezza, unica via di fuga, intasata da un accampamento». Corso d’Italia, nei pressi della ‘Breccia di Porta Pia’, è uno dei luoghi più importanti della città e anche della storia del nostro Paese. In Francia, in Inghilterra, in qualsiasi altra parte del mondo questo sarebbe un luogo sottoposto a protezione con una ‘teca di cristallo’, con i turisti che pagano il biglietto per visitarlo. Qui a Roma, invece, ci sono i cassonetti della spazzatura con i rifiuti gettati fuori, le macchine parcheggiate in seconda fila, tutta una serie di bancarelle abusive e soprattutto l’uscita di sicurezza del sottopasso, che va verso Piazzale Flaminio, completamente intasata da situazioni inaccettabili, cioè un accampamento abusivo«, ha detto Bertolaso, intervistato dal Tg5 nei pressi della ‘Breccia di Porta Pia’ a Roma su Via Nomentana. »Lo slogan che porteremo avanti nel corso di tutta la campagna elettorale – ha sottolineato – è molto semplice, chiaro, il migliore: tolleranza zero contro il degrado. Questo sarà il nostro programma. Tolleranza zero contro il degrado dell’assoluta mancanza di regole, contro la micro criminalità che dilaga dappertutto, contro la spazzatura fuori dai cassonetti, contro il traffico assolutamente ingestibile e i mezzi pubblici che non funzionano, contro le buche che fanno della nostra città una groviera stradale, contro i topi«.


 «L’impegno personale del presidente Berlusconi ha consentito di individuare candidati a sindaco di elevatissimo profilo. Bertolaso, Lettieri e Parisi, per citare solo le tre maggiori città chiamate al voto, rappresentano il meglio per esperienza, competenza e credibilità». E garantiscono l’unità del centrodestra. Lo sottolineano il tesoriere Mariarosaria Rossi e il responsabile nazionale del settore organizzazione del partito, Gregorio Fontana, in una circolare, apprende l’Adnkronos, inviata due giorni fa ai coordinatori regionali e provinciali di Fi, per indicare, d’intesa con Silvio Berlusconi, i «criteri per la composizione delle liste» alle prossime amministrative. Il documento conferma quanto il Cav va ripetendo in questi giorni: Guido Bertolaso è il candidato su cui Fi punta a Roma, nonostante le resistenze di Matteo Salvini, che rinvia a un faccia a faccia con il leader azzurro in programma probabilmente la prossima settimana «lo scioglimento del nodo» sulla corsa al Campidoglio del centrodestra.«Nessuno di loro -precisano i parlamentari Rossi e Fontana, esaltando le ‘doti civiche’ dell’ex capo della Protezione civile, dell’imprenditore campano Gianni Lettieri in campo per le comunali di Napoli e del manager Stefano Parisi schierato a Milano- viene dall’impegno politico diretto, ma tutti loro hanno dimostrato coerenza di idee, conoscenza della macchina pubblica, capacità di visione, doti organizzative elevate». E, «non ultimo -assicurano- la capacità di garantire la compattezza della coalizione di centrodestra e di aggregare consensi fuori dai suoi confini, soprattutto fra coloro che hanno disertato le urne nelle ultime tornate elettorali». 

«È cominciata finalmente la vera presentazione dei progetti per rilanciare la città di Roma. Oggi Francesco Rutelli, il miglior sindaco che Roma abbia avuto negli ultimi 15 anni, ha riunito persone con testa e cuore, intelligenza e passione per ragionare insieme su di un progetto per Roma. Siamo molto felici perché anche noi di Area popolare abbiamo un sogno per questa città straordinaria: mettere insieme la migliore società civile della città, tutti mossi dalla stessa passione per ridare vita a Roma, facendone una capitale degna della sua storia e della sua tradizione». Lo afferma Paola Binetti, deputato del Gruppo Area popolare (Ncd-Udc). «A Roma i miracoli sono sempre possibili e anche questa volta c’è bisogno di un miracolo per uscire dallo squallore delle ultime amministrazioni cittadine. Noi di Area popolare – conclude – abbiamo deciso di sostenere Marchini, che in questi ultimi tre anni all’opposizione ha fatto un enorme lavoro per denunciare i mali di una amministrazione inconcludente e i alcuni casi anche profondamente corrotta. Vorremmo che l’intera società civile si risvegliasse dal letargo, una sorta di sonno della coscienza che non le ha permesso di reagire con l’energia dovuta alle insidie della superficialità, del pressappochismo, della sciatteria. È giunta l’ora che tutti ci rimbocchiamo le maniche per lavorare per la città, senza limitarci a sfruttarla a nostri uso e consumo». 

– «Abbiamo il dovere di attirare intorno a noi non solo i movimenti del centrodestra ma anche tutte quelle forze civiche che si stanno affacciano prepotentemente sul panorama politico nazionale». Lo ha detto il vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani intervenendo stamattina a Ferentino (Frosinone) a un convegno di Forza Italia. Presente anche il presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali della Regione Lazio, Mario Abbruzzese.

– Atac e Retake insieme per il decoro. Sono iniziati questa mattina alle ore 8.30 i lavori per la pulizia esterna della stazione della linea A della metropolitana di Roma, Battistini. L’iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio gratuito del XIII Municipio, è stata realizzata grazie all’impegno dei volontari dell’associazione Retake, in collaborazione con Ama e PICS (Pronto Intervento Centrostorico-Decoro Urbano) per la rimozione dei manifesti e dei tag e con l’aiuto dei volontari della protezione civile per il taglio dell’erba delle aiuole circostanti. Street art e riqualificazione delle aree metropolitane. Sempre nell’ambito dell’iniziativa voluta da Retake per restituire decoro all’area limitrofa alla stazione Battistini, sul muro esterno della stazione in via Ennio Bonifazzi è stato realizzato un murales a firma dello street artist Damiano Petrucci, membro del gruppo artistico Mycolors. Continua il connubio tra Atac e arte contemporanea. Con la nuova opera di street art alla stazione Battistini prosegue l’intesa attività di Atac per portare l’arte nella rete del trasporto pubblico romano. Questo intervento infatti segue quello dell’artista «Gaia» a Garbatella, che si è aggiunta ai numerosi lavori artistici effettuati su alcune delle fermate della metro B, e quelli dei diversi street artist che hanno trasformato la fermata Spagna nella «stazione della street art». 

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