Affittopoli, primo screening degli immobili: crediti per 400mila euro | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Affittopoli, primo screening degli immobili: crediti per 400mila euro

Oltre 400mila euro di crediti vantati dal Campidoglio, più di 400mila euro di mancati pagamenti negli immobili di sua proprietà che si sono accumulati negli anni, tra occupazioni abusive e morosità. È quanto emerso dalla sola ricognizione di un campione di 22 fascicoli già aperti riguardanti il centro di Roma. Nell’ambito delle azioni di contrasto alla cosiddetta affittopoli, il commissario Francesco Paolo Tronca ha disposto uno screening della documentazione cartacea esistente da cui sono emersi i primi risultati. Ma la strada da fare è ancora lunga. E potrebbe portare a cifre ben superiori. Per ammissione dello stesso Tronca, le perdite derivanti da una cattiva gestione del patrimonio potrebbero superare i 100 milioni di euro l’anno. Va avanti, intanto, il lavoro operativo per completare gli sfratti dei senza titolo dalle case popolari nel cuore di Roma. In quattordici casi sono già stati completati, in altri 17 stanno percorrendo l’iter procedurale. E ora la lista potrebbe allungarsi ancora. «Dopo aver individuato i nove scatoloni contenenti un totale di 1.200 posizioni, sono stati isolati i 22 fascicoli relativi al centro storico, di cui 14 attinenti al patrimonio disponibile e 8 all’edilizia residenziale popolare – l’annuncio del Campidoglio – Si è dunque proceduto all’esame degli atti reperiti, rivelatisi, purtroppo, incompleti. In quasi tutti i casi mancano i titoli esecutivi, gli atti di precetto, e sono stati rintracciati ordini di rilascio mai eseguiti. Dalla sola ricognizione del campione risulta un credito stimato in oltre 400.000 euro. Nella maggior parte si tratta di occupazioni abusive perpetrate per anni, talvolta risalenti agli anni Ottanta, in alcuni casi riferibili a ristoranti ed esercizi commerciali. E poi morosità varie». Di qui, la decisione di Tronca: prendere contatto con gli studi legali che in passato avevano avviato le procedure ‘riemerse’ e invitarli a consegnare a Palazzo Senatorio tutto quanto in loro possesso per arrivare alla risoluzione definitiva dei contenziosi. Parallelamente si è dato il via ad un’altra ricognizione presso gli uffici giudiziari, che stanno collaborando al piano, e si sta proseguendo con l’esame di tutte le restanti posizioni, «per instaurare un contenzioso laddove sussistano i presupposti (occupazioni abusive o morosità per le quali non risultino già azioni pendenti) e all’accertamento delle eventuali omissioni o inerzie che possano aver determinato danni erariali».

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